Fiorentina-Maccabi, Italiano: “Metterei la firma per vincere trofeo”

Fiorentina-Maccabi, Italiano: “Metterei la firma per vincere trofeo”.

Fiorentina-Maccabi Haifa, partita di ritorno ottavi di finale Uefa Conference League giovedì 14 marzo alle ore 18.45 allo stadio Franchi di Firenze.

In una Firenze blindata per motivi di sicurezza per l’arrivo della squadra israeliana.

Partita rispetto alla quale c’è stata una netta presa di posizione da parte della Curva Fiesole 

Dirige l’arbitro bosniaco Irfan Peljto, assistito dai suoi connazionali Senad Ibrisimbegovic e Davor Beljo. Bosniaco anche il quarto ufficiale, Milos Gigovic. Al Var lo spagnolo Juan Martinez Munuera, assistente VAR è il croato Ivan Bebek.

Andata vinta 3-4 dalla Fiorentina con il Maccabi Haifa del tecnico Dego in campo neutro a Budapest.

In panchina il suo vice Daniel Niccolini.

Italiano: “Il concetto è chiaro. Sono convinto che loro cercheranno di andare forte per ribaltare il risultato negativo dell’andata, noi dobbiamo farci trovare pronti. Secondo me l’avversario è di valore. Con grande merito siamo riusciti a ribaltare il risultato e vincere all’andata, però non è ancora chiusa. Partita ancora aperta, abbiamo questo piccolo vantaggio e dobbiamo cercare di sfruttarlo. Sapendo che quando l’avversario prepara le partite con un solo obiettivo, quello di vincere, devi farti trovare pronto. Su questo credo che la squadra abbia acquisito un po’ di esperienza, sono convinto che soprattutto per quanto riguarda l’approccio che non sbaglieremo”.

Poi Italiano: “Dobbiamo cercare di proporre quanto fatto all’andata, i principi saranno simili visto che sono passati pochi giorni. Sapendo però che questo piccolo vantaggio lo possiamo sfruttare. Se dovessimo riuscire a far gol e a sbloccarla e portarci in vantaggio sarebbe importante nella gestione della partita. Però, se si vuole arrivare fino in fondo in Europa, contro squadre che si trasformano da una partita all’altra, non bisogna mai abbassare la guardia”.

Sulla squalifica: “Penso sia stata esagerata l’ammonizione, però il quarto uomo ha deciso così e per la prima volta sarò lontano dal terreno di gioco. Non mi fa piacere, però capita. Anche senza la mia presenza a bordo campo sono convinto che i ragazzi sapranno cosa fare, dopo tre anni insieme. In più abbiamo uno staff di ragazzi che sapranno come dirigere da lì vicino la partita. Per me sarà la prima volta, poi saprò parlare anche di questa esperienza”.

Sul suo futuro a Firenze: “Ne ho parlato con la società, che è al corrente del mio pensiero. Però in questo momento vogliamo concentrarci tutti sugli obiettivi, sul rimanere attaccati a tutte e tre le competizioni. Più avanti vedremo quello che saremo capaci di ottenere e di raggiungere. Metterei la firma per portare a casa un trofeo, per regalare al presidente una coppa, che stavamo per ottenere lo scorso anno. Da parte mia c’è il massimo impegno, la massima professionalità e mi auguro di arrivare più in alto possibile”.