(Adnkronos) – Altro che grande livella, anche la morte (spesso) non va di pari passo con l'uguaglianza. Ne sa qualcosa la famiglia X che racconta all'Adnkronos i costi sostenuti per la morte di una zia. La famiglia ha ricevuto una fattura di 3.750 euro, "una cifra – spiegano – che copre solo parte delle spese complessive sostenute". Nel dettaglio, il servizio comprendeva: la vestizione della salma, l’esposizione e la chiusura della cassa, il trasporto da casa alla chiesa, il trasporto a spalla e l'ingresso in chiesa, il trasferimento al cimitero fuori Comune, il supporto alla tumulazione, la gestione di tutti i documenti burocratici necessari, oltre alla presenza di copricassa floreale e fiori. Solo la cassa e il servizio base sono costati 3.398 euro; a questo si aggiungono 350 euro di copricassa floreale e 2 euro per l’imposta di bollo. "Tutto fatturato regolarmente", ribadiscono. Ma non finisce qui. Al di fuori della fattura, la famiglia ha dovuto affrontare anche: l’acquisto del loculo cimiteriale, le spese per la tumulazione, il marmo per la chiusura, e i costi per fotografia e incisioni sul loculo. "Alla fine tra una cosa e un'altra abbiamo speso quasi 5mila euro". Una cifra che pesa, soprattutto se arriva all’improvviso. Il commento dei famigliari: "In un Paese dove spesso si discute di dignità della vita, forse è arrivato anche il momento di riflettere sulla dignità — e sull’accessibilità — dell’ultimo saluto". (di Andrea Persili) —finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
“Ecco quanto costa dire addio a una persona cara”, racconto (finanziario) di un funerale
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