(Adnkronos) – La proclamazione del lutto nazionale, in questo caso cinque giorni per la morte di Papa Francesco, è un atto simbolico di grande rilevanza istituzionale e civile, ma non comporta automaticamente l’interruzione delle attività economiche. Le aziende, i negozi e le attività commerciali non sono tenuti per legge a chiudere, né a sospendere i propri servizi. La scelta di abbassare le saracinesche o ridurre l’attività resta a discrezione dei singoli esercenti, che possono decidere di aderire al clima di raccoglimento in modo autonomo. E' comune che grandi catene commerciali, centri culturali o luoghi di intrattenimento decidano di modificare la propria programmazione o sospendere eventi pubblici previsti, soprattutto se ritenuti in contrasto con il tono solenne della giornata. In particolare, concerti, spettacoli e manifestazioni sportive possono essere rimandati, cancellati o svolti in forma ridotta. Alcune attività – ad esempio ristoranti o bar – scelgono talvolta di osservare un momento di silenzio o esporre messaggi di cordoglio, mentre le trasmissioni televisive cambiano il palinsesto, orientandosi verso un tono più sobrio e rispettoso. In sintesi: per il mondo economico il lutto nazionale non comporta obblighi, ma può essere occasione per manifestare pubblicamente rispetto, solidarietà e partecipazione collettiva. —finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Lutto nazionale Papa Francesco: cosa cambia per le attività economiche
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