(Adnkronos) – Due donne, due visioni, due leggende del Made in Italy. Miuccia Prada e Donatella Versace non potrebbero sembrare più diverse: da un lato l'intellettuale milanese che ha fatto del minimalismo e del rigore estetico un'ideologia, dall'altro l'icona del glamour audace, nata a Reggio Calabria e cresciuta all’ombra dell'eccesso raffinato. Eppure, oggi le loro storie si intrecciano in un'alleanza che va ben oltre l'industria, una stretta di mano che ridisegna gli equilibri della moda italiana. L'acquisizione di Versace da parte del gruppo Prada, annunciata il 10 aprile scorso per 1,25 miliardi di euro, non è solo una fusione di marchi ma l'incontro di due potenze creative che hanno scritto, e riscritto, i codici del lusso. Da un lato, Miuccia, che ha trasformato il nylon riciclato in feticcio contemporaneo e il pensiero femminista in eleganza intellettuale. Dall'altro, Donatella, icona pop prima ancora che stilista, capace di portare la sensualità su ogni passerella internazionale, difendendo il Dna della Medusa con determinazione. Entrambe simboli di potere al femminile, entrambe donne forte e determinate, anche le loro biografie sono diventate leggenda. Si racconta che Miuccia, nel '68, studentessa, marciasse per i diritti delle donne in tailleur Yves Saint Laurent. Donatella, invece, che si tinse i capelli di biondo platino a 11 anni sotto la guida complice del fratello Gianni. Due estetiche opposte ma con una sola convinzione: la moda come strumento di espressione artistica e affermazione. Ora le due anime convivono. Donatella lascia la direzione creativa ma non dice addio alla scena, e sarà ambasciatrice globale del brand, garante del della sua essenza. Al timone creativo Miuccia supervisionerà la transizione affiancata da Dario Vitale, talento cresciuto in Miu Miu, brand che oggi è caso studio di rilancio generazionale. La Borsa, intanto, osserva. Il ritorno di Versace sotto bandiera italiana dopo la parentesi americana di Capri Holdings, alla quale era stata ceduta nel 2018, non passa inosservato. E i mercati si preparano ai numeri: domani Prada presenterà i conti del primo trimestre. Nel 2024 il gruppo ha registrato ricavi per 5,4 miliardi (+17%) e un utile netto di 839 milioni (+25%). Miu Miu ha brillato con un +93% nelle vendite retail, confermando la rotta stretegica della maison. Nei prossimi mesi gli analisti aspettano segnali sulle sinergie e sul futuro del nuovo polo del lusso italiano. Nel frattempo, le due signore del lusso si prendono la scena e l'acquisizione stessa risulta sempre più non soltanto un'operazione finanziaria ma la nascita di una nuova dinastia che ha il volto sicuro di Miuccia e quello iconico di Donatella. (di Federica Mochi) —finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Miuccia e Donatella, le signore del lusso che ridisegnano la moda italiana
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