(Adnkronos) – Attenzione all’oro in apertura di questa settimana finanzaria. Il prezioso metallo si conferma uno strumento di difesa di portafogli importante, sfiorando i 4000 dollari l’oncia, “confermando un trend ormai parabolico che comunque crediamo possa continuare al di là di pullback periodici”. Lo dice all’Adnkronos, Fabio Caldato, Portfolio Manager di AcomeA Sgr.
Sempre all’interno del settore commodities, ma dall’altra parte della barricata “tra i perdenti annoveriamo il petrolio con un Opec che continua a pompare e ad aumentare l’offerta”. Resta “interessante il prezzo attuale, ovvero i 60 dollari al barile”, ma “dipenderà dalle condizioni macroeconomiche”. “Aspettiamo di capire meglio quello che succederà nei mercati finanziari da qui a fine dell’anno”
Sul mercato azionario invece “è interessante sottolineare come Stellantis a livello di azioni stia rimbalzando, anche oggi”. È possibile che questo trend di recupero del livello azionario di Stellantis “possa continuare visto che abbiamo dati migliori dagli Stati Uniti e soprattutto questa novità riguardante investimenti importanti, 10 miliardi di dollari, per evitare l’impatto delle tariffe”. Tariffe che sono state misurate in più di un miliardo di dollari: “Questa novità potrebbe essere radicale per un prezzo finalmente a due cifre e quindi salire sopra i 10 euro, dopo tanto tempo in cui l’azione Stellantis è stata intorno agli 8 e mezzo” conclude.
Occhio di riguardo anche per gli Stati Uniti, soprattutto sulla politica e lo shutdown annunciato la scorsa settimana dal presidente Donald Trump: “In passato, la chiusura degli uffici pubblici non ha mai determinato un impatto importante nei prezzi e nelle dinamiche macroeconomiche, se non creando rumore nei mercati finanziari” sostiene Caldato . D’altra parte, la crisi politica che attanaglia il Paese – che vede un forte scontro tra Trump e il partito d’opposizione – “potrebbe in questo caso giocare una dinamica diversa. La conseguenza potrebbe essere di uno shutdown di durata maggiore potremmo e qualche segnale di rallentamento economico da monitorare per capire se perdurante, strutturale o transitorio”.
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