(Adnkronos) – Secondo quanto disposto dalla legge 214/2023, l’Italia può innnalzare il limite delle emissioni elettromagnetiche dai 6 V/m del 2003 ai 15 V/m indicati dal dispositivo in oggetto. In una nota del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l'adeguamento dei limiti dei campi elettromagnetici potrà favorire lo sviluppo della 5G economy italiana con reti altamente performanti in grado di rafforzare in maniera consistente la competitività del sistema Paese. In una logica di garanzia del più efficiente impiego dello spettro frequenziale, attraverso disposizioni correttive al Codice delle comunicazioni elettroniche, ed in conformità ai criteri previsti dalla Norma Tecnica CEI 211-10, sono state introdotte disposizioni che perseguono due principi fondamentali: il principio di equa ripartizione dello spazio elettromagnetico e il principio di effettività.
L’innalzamento dei limiti di emissione è entrata in vigore il 29 aprile 2024, permetterà quindi di amplificare l’adozione del 5G, e ciò comporterà che gli operatori di telefonia mobile infrastrutturati possano modificare la capacità della propria rete. L'italia conserva comunque uno dei profili più severi di tutta l'Europa, il limite dei 15 volt metro è comunque molto distante dalle raccomandazioni dell'ICNIRP, o International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection), la commissione internazionale incaricata di indagare sulla sicurezza delle emissioni, che ha indicato in 61 volt per metro il limite massimo. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Innalzati i limiti di emissioni elettromagnetiche per potenziare la rete 5G
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