(Adnkronos) – “E’ fondamentale non solo la presenza, ma anche il lavoro che fa il Difensore civico per tutelare il diritto alla salute dei cittadini. Purtroppo, in questo momento, troppi cittadini, anche nella nostra regione, non riescono ad accedere alle cure. Per tanti motivi: dai problemi economici, alle difficoltà, alla lungaggine delle liste d’attesa”. E’ quanto affermato da Rodolfo Lena, consigliere regionale e vice presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali della Regione Lazio, al convegno ‘Il Difensore civico come Garante del Diritto alla Salute: quali scenari possibili’, svoltosi presso la Sala Mechelli del Consiglio regionale del Lazio a Roma. L’iniziativa ha promosso una riflessione sul ruolo del Difensore civico nella tutela del diritto alla salute. Ispirata alla Legge Gelli-Bianco (n. 24/2017), approfondisce funzioni e responsabilità del Garante del diritto alla salute e mira a favorire il dialogo tra istituzioni, esperti e cittadini per individuare strumenti concreti che rendano più effettiva la tutela di questo diritto fondamentale.
“Vi è un problema serio, parliamo di quasi 700mila abitanti nella nostra regione che non riescono a curarsi – spiega Lena – Il Difensore civico è quel tramite importante tra la necessità dei cittadini e il bisogno di dare sanità ai nostri cittadini della regione. Pertanto, il lavoro che svolge è fondamentale per mettere in contatto la domanda e l’offerta”.
“Noi stiamo diventando un paese di anziani, c’è una denatalità importante nella nostra regione, ma i giovani non sono il nostro futuro, sono il nostro presente e come tale devono entrare nelle tematiche, negli argomenti e nelle problematiche che vivono i cittadini quotidianamente. Pertanto, farli assistere, e far capire loro esattamente quali sono le difficoltà per l’accesso alle cure dei cittadini ed entrare all’interno di un difficile sistema sanitario è importante per costruire il loro presente e il loro futuro”, conclude.
—
salute
webinfo@adnkronos.com (Web Info)


