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Pino Daniele, Napoli abbraccia il suo re in una notte di festa e ricordi

(Adnkronos) – Carlo Conti lo aveva promesso: "Non ci resta che fare un grande spettacolo". E così è stato. Napoli accende le luci di Piazza del Plebiscito e per una sera sembra respirare insieme alla musica. Al tramonto di una giornata caldissima, l’aria è elettrica. Oltre alla folla in platea, 11mila i presenti, ogni strada attorno alla piazza è gremita, le voci si mischiano in un brusio che cresce finché le luci si abbassano. La città che lui ha raccontato come nessuno torna a cantare in suo onore. ‘Pino È – Il Viaggio Del Musicante’ è lo show evento che porta il sigillo del ‘70/10 Anniversary’ ideato dalla Fondazione Pino Daniele per celebrare i 70 anni dalla nascita e i 10 anni dalla scomparsa dell’artista.  Un ritratto grafico di Pino Daniele è posizionato al centro del grande palco: il cantante tiene la chitarra in mano, mentre le luci si riflettono sui palazzi storici: Piazza del Plebiscito diventa un gigantesco abbraccio a un artista che non ha mai avuto paura di mescolare generi, usando la musica per raccontare storie di identità, amore e rabbia. L’uomo in blues, il cantore gentile di Napoli, che ancora oggi vive tra la tua gente.  Qualche curioso è arrivato prima nel tentativo di avvicinarsi ai big riuniti qui stasera per lo spettacolo sold out. Un cast stellare, degno del palco di Sanremo. Fiorella Mannoia, direttrice artistica e co-conduttrice della serata, accoglie con Conti Elisa, Giorgia, Emma, Elodie (in collegamento dalla sede degli Stati Uniti del Mondo e del Museo della Pace), Geolier, Mahmood, Salmo, Giuliano Sangiorgi, Francesco De Gregori, Diodato, Irama, Noemi, The Kolors, Serena Brancale, Raf, Ron, Rocco Hunt, Clementino, Alex Britti, Enzo Avitabile, con la partecipazione speciale di Alessandro Siani e di musicisti storici come Gigi De Rienzo, Ernesto Vitolo, Rosario Jermano e Tullio De Piscopo. A ognuno di loro viene chiesto sul palco di raccontare il suo ‘Pino È’. L’evento è aperto dai cinque giovani finalisti del Musicante Award – Premio Pino Daniele (Bosnia, Rosita Bruccoli, Rossana De Pace, Vittoria Sciacca e X Giove), il contest di musica pop-rock che offre ai giovani artisti un’opportunità concreta di emergere. Il vincitore assoluto viene proclamato e premiato sul palco davanti alla piazza gremita: è Rossana De Pace, che si esibisce con ‘Stella Cometa’.  Lo show entra poi nel vivo quando sul palco salgono Fiorella Mannoia, Giuliano Sangiorgi, ed Emma in duetto virtuale con Pino Daniele sulle note di ‘Yes I know my way’. Poi, uno dopo l’altro, gli artisti ricordano l’umanità e la generosità di Pino, "il più grande re di Napoli" facendo rivivere i brani che hanno segnato la storia della musica italiana. Giuliano Sangiorgi, emozionatissimo, scatena tutti: imbraccia la chitarra che lo stesso Pino Daniele gli ha regalato per intonare ‘Je so’ pazzo’ ricordando quella frase che gli disse e che si sarebbe voluto tatuare: ‘Tu hai lo stesso colore dell’anima mia’. De Gregori canta ‘Putesse essere allero’ con Carlo Gaudiello al pianoforte e il pubblico si zittisce, Elisa commuove con una toccante interpretazione di ‘Quando’, ricordando come Pino Daniele sia per lei “poesia contemporanea e fusione di culture”, un uomo che “ha saputo fare suo quel blues e quell'America, restituendola al mondo con autenticità e onestà”. Mentre Giorgia ipnotizza con ‘Se mi vuoi’, Emma si cimenta con ‘Stare bene a metà’. Al termine dell’esibizione le due insieme emozionano la piazza con ‘Vento di passione’, tanto da meritarsi una standing ovation. “Ci volete proprio strappare il cuore – esclama Mannoia – ditelo”.  Mahmood dà nuova luce a ‘Terra mia’, mentre Elodie, in collegamento dalla sede degli Stati Uniti del Mondo e del Museo della Pace, canta ‘Qualcosa arriverà’. Quando Clementino e Rocco Hunt attaccano ‘O scarrafone’, con Tullio De Piscopo e Tony Esposito a dettare il ritmo, la piazza diventa una gigantesca jam session. Fiorella Mannoia e Stash regalano una sentita versione di ‘Quanno chiove’, subito seguita dall’energia funk dei The Kolors, che con Stash alla voce fanno ballare tutti sulle note di ‘A me me piace ‘o blues’. L’atmosfera si fa intensa con Noemi, e la sua versione graffiante di ‘Dubbi non ho’, e con Irama, che sceglie l’intimità di ‘Sara’ per toccare le corde più emotive del pubblico. Uno dei momenti più commoventi arriva con Ron e Fiorella Mannoia in ‘Resta…resta cu’mmè’, mentre le immagini del cantautore scorrono sugli schermi. La magia prosegue con Diodato, che trasforma ‘Anna verrà’ in un piccolo gioiello di poesia, e con Raf, che emoziona tutti con ‘Amore senza fine’, facendo cantare a squarciagola la piazza. Alex Britti porta sul palco la sua chitarra per una brillante ‘Io per lei’, prima che Fiorella Mannoia torni in scena per una struggente ‘Senza ‘e te’. Il gran finale è un momento corale con una bella sorpresa: Fiorella Mannoia, Elisa e Geolier uniscono le voci per ‘Napule è’, trasformando il concerto in un inno alla città mentre Geolier regala delle barre inedite che celebrano Napoli. Enzo Avitabile fa vibrare con ‘Tutta ‘nata storia’, portando la sua inconfondibile energia partenopea, mentre Serena Brancale incanta con un raffinato medley, dimostrando ancora una volta quanto la musica di Pino continui a ispirare artisti di ogni generazione. La serata non è solo musica, ma anche solidarietà: la Fondazione Pino Daniele Ets rinnova l’impegno nel finanziare borse di studio, progetti educativi per combattere la dispersione scolastica e portare la musica nelle realtà più fragili, oltre a sostenere il Progetto Preme di Open (Associazione Oncologia Pediatrica e Neuroblastoma) per garantire cure innovative ai bambini oncologici.  Se si volesse riassumere l'energia che si respira qui con una frase basterebbe citare Alessandro Siani, che in un monologo molto sentito dice: “Se Maradona è stato la mano di Dio…Pino è stata la voce”. Una frase che non potrebbe racchiudere meglio lo spirito della serata. Mentre le ultime note svaniscono, la mente corre alla notte del 2015, quando la stessa piazza si riempì di migliaia di persone che cantavano le canzoni di Pino per dirgli addio. Ieri come oggi, Piazza del Plebiscito è il luogo dove Napoli incontra il suo musicista. Solo che stasera non c’è spazio per il dolore ma ovunque è festa e orgoglio azzurro: “Pinu, l’anema e Napule si sempe tu” recita il cartello sventolato da una spettatrice. E la sensazione è che sia davvero così. (di Federica Mochi) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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