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Romics d’oro alla leggenda Disney Ron Clements: “IA avanza ma animazione resterà umana”

(Adnkronos) – Il Romics 2025 ha omaggiato uno dei nomi più importanti della storia del cinema d’animazione. Ron Clements, il ‘papà’ di alcuni dei più grandi classici dei Walt Disney Animation Studios, ha ricevuto oggi il Romics d’oro. “È la mia prima volta al Romics, sono molto contento di essere venuto e sono felice di ricevere questo premio”, ha detto sul palco dopo il suo talk davanti a un pubblico di fan e artisti. 

Ha iniziato alla Disney come animatore, per poi passare dopo dieci anni alla scrittura e alla regia. Insieme a John Musker ha scritto e diretto ‘Basil l’investigatopo’, ‘La Sirenetta’, ‘Aladdin’, ‘Hercules’, ‘Il pianeta del tesoro’, ‘La principessa e il ranocchio’ e ‘Oceania’. Un successo dopo l’altro. Nei prossimi mesi arriverà in libreria il suo memoir ‘Making Disney Magic’, in cui racconterà i ‘dietro le quinte’ dei suoi film d’animazione. Nel frattempo forma i giovani artisti e non esclude che nel prossimo futuro, tra digitale e intelligenza artificiale, possa tornare l’animazione a mano. Lo ha raccontato in un’intervista all’Adnkronos. 

Si è innamorato dell’animazione guardando ‘Pinocchio’. Oggi, guardando indietro, come si sente nel realizzare che i suoi film hanno avuto pari impatto di quelli dello stesso Walt Disney nella storia dello studio?
 

“Sono cresciuto come fan Disney, mi piaceva disegnare e vedere ‘Pinocchio’ a 9 anni ha fatto nascere in me il sogno di diventare un animatore. Non ho mai incontrato Walt Disney, ma ho lavorato con persone che avevano realizzato ‘Pinocchio'”. 

Frank Thomas, il suo mentore.
 

“Assolutamente, Frank Thomas, ha realizzato delle animazioni grandiose in quel film e in molti altri. Ma non ho mai pensato che (un periodo come quello ndr) sarebbe potuto tornare, finché non è accaduto. Penso che i film che vedi da bambino restino con te in un modo particolare. È sorprendente per me incontrare adulti che sono cresciuti con i film realizzati da me e John Musker e dicono cose come ‘Grazie per la mia infanzia’ o animatori alla Disney che ci dicono che ‘La Sirenetta’ li ha ispirati a fare questo lavoro. Sono molto felice quando succede. E sono felice che le persone continuino a essere ispirate dai nostri film”. 

Tra questi c’è Lin Manuel Miranda, cha ha lavorato alle musiche di ‘Oceania’, da lei diretto. Ha sempre detto che ‘La Sirenetta’ per lui è stato l’ispirazione dietro al sogno di scrivere musica.
 

“Sì, Lin Manuel Miranda ha tratto grande ispirazione dalle musiche di Howard Ashman e Alan Menken. Infatti il suo primogenito si chiama Sebastian e credo sia magnifico”. 

‘La Sirenetta’ non è solo un film che ha accompagnato l’infanzia di un’intera generazione, è anche un capolavoro del cinema che ha completamente cambiato la storia della Disney e la storia del musical cinematografico. Lei, John Musker e il vostro team eravate consapevoli di lavorare a qualcosa di nuovo, ma immaginavate quanto quel film sarebbe stato rivoluzionario?
 

“Quando stavamo realizzando ‘La Sirenetta’ sapevamo che le aspettative erano alte perché si trattava della prima fiaba dopo molto tempo, l’ultima era stata ‘La bella addormentata nel bosco’ nel 1959. Sin dall’inizio sapevamo che sarebbe stato un musical perché sia Howard Ashman sia Alan Menken (rispettivamente compositore e paroliere delle canzoni del film ndr) furono coinvolti sin dalle primissime fasi. Tutti i film avevano avuto delle canzoni, ma Howard rese questo film un musical strutturato: le canzoni contribuivano molto a raccontare la storia. All’epoca Howard era molto amareggiato dello stato del musical in quel momento storico, anche a teatro, ma soprattutto al cinema dove il genere era caduto in disgrazia. Era preoccupato, si chiedeva quale sarebbe stato il futuro del musical. Mi dispiace tanto che non abbia potuto vedere cosa è accaduto: lui (morto nel 1991 ndr) ha riportato il musical cinematografico in auge. Era come se nei film d’animazione il pubblico accettasse più facilmente le convenzioni tipiche del genere, ma poi sono tornati anche i musical in live action”.  

Cinque anni fa era andato in pensione, ora è tornato alla Disney per aiutare a formare i giovani animatori. Quale pensa possa essere il futuro dell’animazione tradizionale 2d?
 

“Sì, sto lavorando alla Disney di nuovo, part time. Penso che tanti giovani animatori desiderino maggior connessione con il passato. I giovani sono molto interessati all’animazione a mano. Con tutto quello che sta cambiando nell’industria al momento è difficile prevedere il futuro, però penso che lo studio sia più aperto rispetto a qualche anno fa. La mia speranza è che ci sarà un ritorno in Disney e anche in altri studi”. 

Dall’altra parte c’è il tema dell’intelligenza artificiale. Che impatto avrà sull’animazione?
 

“Avrà decisamente un impatto, ma non ne so abbastanza per poter giudicare in quale misura. Sono sicuro che l’arte resterà tale e che gli artisti saranno sempre coinvolti, ma penso che l’intelligenza artificiale influenzerà tutti gli ambiti: scrittura, animazione, live action, musica. Credo che sia al pari di altre tecnologie che hanno reso più semplici degli aspetti che prima erano molto complessi, ma a volte sono un po’ spaventato. È tutto così diverso da com’era nel 1974, quando ho iniziato a lavorare alla Disney, e da un certo punto di vista sono contento di aver iniziato allora, ma sono anche molto ottimista per il futuro. Certamente c’è molto più interesse ora nell’animazione di quanto non ce ne fosse all’epoca. Quando ero alla scuola superiore, la persona che si occupava dell’orientamento delle carriere mi chiese quale fosse il lavoro che avrei voluto fare e io risposi che volevo diventare un animatore agli studi di Walt Disney. E mi ricordo che mi guardò in un modo… fare l’animatore non era qualcosa a cui si poteva aspirare, era come dire di voler diventare una star del cinema. Adesso invece c’è così tanta animazione, in tanti contesti diversi, dalla televisione ai videogame. Ci sono tanti lavori diversi e molte più persone che vogliono lavorare nell’industria. Penso che sia incoraggiante”. 

È tutto top secret ma cosa possiamo aspettarci dal nuovo film d’animazione Disney in lavorazione, ‘Hexed’?
 

“Penso che sarà un bel film, ci sono tanti elementi che mi piacciono: tanto fantasy, un bel bilanciamento tra aspetti dark e parti divertenti. Credo che sarà un film molto emozionante”. (di Corinna Spirito) 

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