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Mediterraneo cimitero di migranti. Com’è profondo il mare.
I sopravvissuti sono in viaggio verso Ancona a bordo di Ocean Viking. 1.450 km di viaggio scrive Sos Mediterranée “Una navigazione così prolungata è evidentemente durissima da affrontare e non dovrebbe mai essere imposta alle persone soccorse in mare”.
I morti di fame, di sete, di ustioni, per una settimana naufraghi senza essere soccorsi dopo essere partiti dalla Libia, sono in fondo al Mediterraneo.
Mediterraneo sempre più cimitero di migranti.
Sarebbero almeno altre 60 le persone morte, tra cui donne e bambini.
Almeno altre 60 persone sepolte nel Mar Mediterraneo.
Uno dei sopravvissuti, prelevato dalla Guardia Costiera, è morto in ospedale ad Agrigento.
Da inizio anno, scrive Sos Mediterranée, nel Mediterraneo cimitero di migranti ci sono almeno 360 morti.
Nel 2023 il record di morti nel Mediterraneo cimitero di migranti con almeno 3.129 persone in fondo al mare. Questo è il bilancio più alto registrato nel Mediterraneo dal 2017.
Sono i dati del progetto Missing Migrants di Oim, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni che fa parte del Sistema delle Nazioni Unite.
Almeno 8.565 persone sono le persone morte lungo le rotte migratorie in tutto il mondo nel 2023, “stabilendo un triste record come l’anno con il maggior numero di morti mai registrato dal progetto Missing Migrants dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni OIM”.
Il bilancio delle vittime del 2023 rappresenta un aumento del 20% rispetto al 2022
Il totale delle morti registrate lo scorso anno supera i numeri del 2016, quando persero la vita 8.084 persone.
Il report del Ministero dell’Interno, dopo un 2023 record per sbarco di migranti in Italia, al 15 marzo 2024 rendiconta dal primo gennaio 2024 il numero di 6.540 migranti sbarcati rispetto ai 19.937 dello stesso periodo 2023.
Quelli che sono riusciti ad arrivare.
Con il decreto Piantedosi continui stop per le navi ong fermate nei porti di approdo dopo i salvataggi. E’ successo nei mesi scorsi anche in Toscana, diventata con Livorno e Marina di Carrara sede di porti di sbarco assegnati dal Governo Meloni. Con Open Arms fermata a Marina di Carrara.
Papa Francesco lo scorso settembre a Marsiglia: “Il Mediterraneo, questo splendido mare è un enorme cimitero dove molti fratelli e sorelle sono privati persino del diritto di avere una tomba. A venire seppellita è solo la dignità umana. Le persone che rischiano di annegare quando vengono abbandonate sulle onde devono essere soccorse. E un dovere di umanità. è un dovere di civiltà”.
In dieci anni il Progetto Missing Migrants, rendiconta, ha documentato più di 63.000 morti in tutto il mondo. Tuttavia, “si stima che il numero reale sia molto più alto a causa delle difficoltà incontrate nella raccolta dei dati, specialmente in luoghi remoti come il Parco Nazionale del Darién in Panama e lungo le rotte marittime, dove l’OIM registra regolarmente segnalazioni di ‘naufragi invisibili’ in cui le barche scompaiono senza lasciare traccia. Fondato nel 2014 a seguito di due naufragi devastanti al largo della costa di Lampedusa, il Progetto Missing Migrants è riconosciuto come l’unico indicatore che misura il livello di ‘sicurezza’ della migrazione negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e nel Global Compact per una Migrazione Sicura, Ordinata e Regolare”.