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Gigi Riva campionissimo. Non solo per aver firmato lo storico scudetto del Cagliari nel 1979. Non solo per essere ancora oggi il recordman della Nazionale con 35 gol in 42 partite con la maglia azzurra. Non solo per essere campione europeo 1968 e vicecampione del mondo 1970. In gol anche nella storica Italia-Germania 4-3.
Ma per essere Gigi Riva, colui che per Cagliari ha detto no alle squadre più blasonate, a partire dalla Juventus.
Un grande amore tra Gigi Riva e la Sardegna.
Tutti tifavano Gigi Riva. Tutti tifavano Rombo di Tuono. Tutti i ragazzini rincorrevano la figurina Panini di Gigi Riva.
Cagliari al suo mito dedicherà lo stadio, lo ha annunciato il presidente Giulini.
E allo stadio di Cagliari, per contenere tutti coloro che vogliono dare l’ultimo abbraccio a una leggenda dello sport mondiale, è allestita la camera ardente.
Mentre i funerali si terranno mercoledì 24 gennaio pomeriggio nella Basilica di Bonaria a Cagliari.
La decisione è stata presa da familiari, Comune e Prefettura durante una riunione martedì 23 gennaio.
Il cordoglio della Toscana è quello di tutta Italia. Che saprà rendere omaggio al suo immenso campione come merita dopo la pagina vergognosa dei fischi di Riad in Supercoppa durante la finale tra Napoli e Inter. Una pagina che sta provocando un’ondata di indignazione.
In sua memoria verrà osservato un minuto di raccoglimento prima delle gare di tutti i campionati in programma da martedì 23 gennaio a tutto il fine settimana.
L’Empoli rende omaggio a Gigi Riva: “Campione d’Europa nel 1968, miglior cannoniere con la maglia della nazionale, prima calciatore di livello assoluto poi dirigente federale di lungo corso, campione del mondo nel 2006: Empoli Football Club e tutto il mondo del calcio piangono la scomparsa di Gigi Riva. Ciao Rombo di Tuono”.
Il suo Cagliari con il presidente Giulini: “Oggi se ne va l’uomo ma nasce la leggenda. Gigi Riva è il Cagliari, e per sempre lo sarà, da oggi più che mai. Sembrava impossibile che ci lasciasse, presenza discreta ma rassicurante, monumento e simbolo, in giro per la città come al fianco di ognuno di noi nel consigliarci e chiederci novità del suo amato Cagliari. Per quasi dieci anni averlo accanto, discreto e prezioso, silenzioso ma decisivo in ogni suo gesto, mi ha dato forza e consapevolezza, un privilegio enorme potermi avvalere del rispetto e della benevolenza del più grande di tutti. Presenza costante per un popolo intero, totem inarrivabile che non verrà mai meno, oggi che ci ha lasciati solo fisicamente. Ti dobbiamo tanto, Gigi, e ti dovremo rispettare nel tuo ricordo, nel tuo esempio, e perdonaci se non saremo alla tua altezza.
A Gigi dedicheremo lo stadio, ma soprattutto lo sforzo costante di ognuno di noi per rendere ancora più gloriosa la maglia del Cagliari, come ha fatto lui da giocatore, da dirigente, da bandiera che non si ammainerà mai. Vola in cielo Gigi e con la tua stella guidaci, sempre”.
Nel 2005 Gigi Riva ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Cagliari. La maglia rossoblù numero 11, la sua maglia, è stata ritirata in occasione dell’amichevole Italia-Russia al Sant’Elia nel febbraio 2005. Nel 2017 gli è stata conferito il Collare d’oro al merito sportivo, l’onoreficenza più alta del Coni. Nel dicembre 2019 il patron rossoblù Tommaso Giulini l’ha nominato presidente onorario del Cagliari Calcio.
