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Moby Prince, familiari chiedono attivazione Commissione inchiesta

Lettera a presidente Camera Fontana. Simiani, deputato Pd: "Ci appelliamo a sensibilità Fontana". Gazzetti, consigliere regionale Pd: "Mozione in Regione a supporto richiesta". Il 10 aprile 1991 nella rada del porto di Livorno morirono 140 persone

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LIVORNO – Moby Prince, familiari chiedono attivazione Commissione inchiesta

I presidenti delle associazioni dei familiari delle vittime della Moby Prince, Luchino Chessa (Associazione 10 Aprile-Familiari Vittime Moby Prince) e Nicola Rosetti (Associazione 140) scrivono al presidente della Camera, Lorenzo Fontana.

Per chiedere l’attivazione della terza Commissione parlamentare d’inchiesta per fare luce sul disastro del Moby Prince. La più grande tragedia della marineria italiana che il 10 aprile 1991 nel porto di Livorno costò la vita a 140 persone a bordo del traghetto Livorno – Olbia.

Una tragedia a oggi senza colpevoli.

La terza Commissione parlamentare d’inchiesta è stata approvata il 17 ottobre 2023 con 282 voti a favore e tre astenuti.

Chessa e Rosetti nella lettera a Fontana: “Torniamo a scriverle in merito alla commissione di inchiesta sul disastro della nave Moby Prince, votata all’unanimità dall’Aula di Montecitorio lo scorso 17 ottobre. Sono trascorsi quattro mesi e della commissione non abbiamo avuto più notizie; a quanto risulta, non sono stati neanche nominati i componenti da parte di tutti i gruppi parlamentari. Ci appelliamo a lei perché la nuova Commissione possa essere operativa quanto prima”.

“Chiediamo  che l’attenzione nei confronti delle nostre associazioni, dimostrata in questi mesi dai deputati di tutti i gruppi parlamentari e di cui siamo grati, si traduca concretamente nell’avvio del lavoro di indagine della nuova Commissione deliberata all’unanimità. Il lavoro fatto dalle due precedenti Commissioni rappresenta una pagina di buona politica; prova ne è che le due relazioni sono state votate all’unanimità in spirito bipartisan. Ed è proprio grazie al lavoro di inchiesta del parlamento che si sono aperti importanti squarci di verità su quella strage, fino ad arrivare ad un passo dalla completa ricostruzione di quanto accaduto davanti al porto di Livorno la sera del 10 aprile 1991″.

“Non possiamo aspettare ancora. Vogliamo arrivare ad una verità storica; lo dobbiamo alle 140 vittime del Moby Prince, a tutti i familiari e alla nostra nazione e il parlamento può dare le risposte che ancora mancano. Soprattutto vogliamo lasciare questa battaglia alle nuove generazioni, ai nostri figli e nipoti. A loro vogliamo raccontare la verità”.

Marco Simiani, capogruppo Pd Commissione Ambiente Camera dei Deputati: “Il Presidente Fontana raccolga l’appello dei familiari delle vittime e sblocchi immediatamente la Commissione di Inchiesta sul disastro della Moby Prince. Sono passati quattro mesi dall’approvazione ma è ancora tutto fermo. E’ ormai appurato come le conclusioni delle Commissioni parlamentari di inchiesta delle scorse due legislature abbiano palesemente sconfessato le lacunose sentenze del Tribunale di Livorno sulla base delle quali la Corte di Appello di Firenze sta negando i risarcimenti alle famiglie. Ad oggi questo organismo è quindi necessario per arrivare alla verità. Ci appelliamo alla sensibilità del Presidente Fontana, che fino ad oggi ha saputo rivestire il ruolo con imparzialità e correttezza, per far partire prima possibile i lavori della Commissione”.

Francesco Gazzetti,Pd, consigliere Regione Toscana: “Sulla strage del Moby Prince serve il massimo sforzo per fare luce, in maniera definitiva, su una vicenda che ha segnato il nostro territorio e il Paese. Voglio esprimere totale sostegno alle richieste avanzate da Nicola Rosetti e Luchino Chessa, presidenti delle associazioni delle vittime dei familiari, che attraverso una lettera indirizzata al presidente della Camera Lorenzo Fontana, sollecitano l’avvio della nuova commissione d’inchiesta parlamentare.
L’auspicio è che sia presto operativa, proseguendo il proficuo lavoro portato avanti dalle due precedenti commissioni guidate rispettivamente dal senatore Silvio Lai e dall’onorevole Andrea Romano. Una richiesta assolutamente da supportare e che attraverso una mozione che presenterò in Consiglio Regionale auspico venga condivisa nella maniera più ampia possibile e, allo stesso tempo, rilanciata perché questo obbiettivo possa essere raggiunto quanto prima.
Il lavoro svolto dalle precedenti commissioni d’inchiesta ha, infatti , permesso di far fare passi avanti decisivi nella ricostruzione di quanto accaduto nella rada del porto di Livorno la sera del 10 aprile del 1991, facendo affiorare elementi di verità preziosi: ma il lavoro va completato e portato a termine.
Lo dobbiamo alla memoria delle vittime ed anche per onorare il lavoro portato avanti in tutti questi anni dalle associazioni dei familiari che come per la strage della stazione Viareggio e la vicenda della Costa Concordia lottano senza soste. Un impegno di straordinario valore a cui abbiamo voluto dedicare anche l’esperienza dell’Armadio della Memoria.
Siamo dalla parte di chi chiede verità e giustizia e lo saremo sempre anche, guardando alla strage del Moby Prince, nel ricordo di Angelo Chessa ed al fianco di Loris Rispoli”.

 

 

La delibera.”Ai sensi dell’art. 82 della Costituzione, è istituita, per la
durata della XIX legislatura, una Commissione parlamentare
di inchiesta sulle cause del disastro della nave Moby Prince, avvenuto la sera del 10 aprile 1991 a seguito di collisione con la petroliera Agip Abruzzo verificatasi nella rada
del porto di Livorno, di seguito denominata Commissione.
2. La Commissione ha i seguenti compiti:
a) accertare eventuali e ulteriori responsabilità relative al disastro della nave Moby Prince con riferimento a
strutture, apparati od organizzazioni pubbliche o private,
nonché a persone a essi appartenenti ovvero appartenute;
b) ricercare e valutare ulteriori e nuovi elementi che
possano integrare i fatti sino a ora conosciuti ed evidenziati
dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause
del disastro della nave «Moby Prince», istituita nella XVIII
legislatura con deliberazione della Camera dei deputati del
12 maggio 2021, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana – n. 117 del 18 maggio 2021;
c) accertare, con la massima precisione, le circostanze in cui è avvenuta la collisione tra il traghetto
Moby Prince e la petroliera Agip Abruzzo, le comunicazioni radio intercorse tra soggetti pubblici o privati nei giorni immediatamente precedenti e successivi
al 10 aprile 1991, i tracciati radar e le rilevazioni satellitari di qualsiasi provenienza riguardanti il tratto di mare
prospiciente il porto di Livorno durante i suddetti giorni;
d) verificare fatti, atti e condotte commissive od
omissive che abbiano costituito o costituiscano ostacolo,
ritardo o difficoltà per l’accertamento delle responsabilità
relative al disastro della nave Moby Prince;
e) esaminare le procedure, le modalità e i mezzi con cui
sono stati organizzati e attuati i soccorsi in mare in relazione alle disposizioni allora vigenti, le circostanze nelle quali
essi sono stati condotti e ogni altro fatto utile a individuare
eventuali responsabilità di individui o enti pubblici o privati
in ogni fase, anche successiva allo svolgimento degli eventi;
f) verificare i motivi del mancato coordinamento
nella gestione del soccorso delle vittime;
g) accertare eventuali correlazioni tra l’incidente ed
eventuali traffici illegali di armi, combustibili o scorie e
rifiuti tossici avvenuti nella notte del 10 aprile 1991 nella
rada del porto di Livorno, a partire dalla documentazione
acquisita nel corso dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta”.

© Riproduzione riservata

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