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Amministrative Cecina 2024, centrodestra a rischio spaccatura per sindaco

Forza Italia con deputata Tenerini: "Non presto il fianco a tentativi strumentali di spaccare coalizione". Nati, candidato sindaco a Rosignano nel 2014, a Cecina riconsegna tessera Fratelli d'Italia

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CECINA – Amministrative Cecina 2024, centrodestra a rischio spaccatura per sindaco.

Discute il centrodestra sul candidato sindaco per Cecina, provincia di Livorno, alle amministrative 2024.

Comune commissariato con la commissaria prefettizia Vincenza Filippi dopo le dimissioni di consiglieri comunali di opposizione e di maggioranza Pd che hanno fatto decadere il sindaco Samuele Lippi, Pd.

Dimissioni dopo la vicenda cocaina in cui l’ex sindaco Lippi è stato coinvolto e con cui Cecina è balzata alla ribalta nazionale.

Discute e non poco il centrodestra per le amministrative 2024 a Cecina. Centrodestra a rischio spaccatura. A dividere sarebbe il nome di Salvatore Giangrande che circola come candidato sindaco in ambito centrodestra. Giangrande ex segretario comunale con amministrazione di centrosinistra che ha sempre governato a Cecina, sarebbe sostenuto da Fratelli d’Italia. 

Nei giorni scorsi l’intervento di Lega Salvini. “Serve una candidatura condivisa, che non spacchi il centrodestra. Noi ne abbiamo già proposte alcune e ne proporremo altre, così come siamo aperti a valutare altre proposte dei partiti e delle liste civiche”.

E sulle amministrative 2024 a Cecina interviene Forza Italia con la deputata Chiara Tenerini, coordinatrice provinciale del partito, tra i consiglieri comunali, ora ex, che hanno firmato le dimissioni che hanno portato a far decadere il sindaco Lippi.

Mentre Fratelli d’Italia a Cecina registra la riconsegna della tessera di Marco Nati, che è stato anche candidato sindaco nel Comune di Rosignano nel 2014.

Chiara Tenerini: “Ho preferito lasciar trascorrere serenamente le festività natalizie prima di replicare ad alcune contestazioni che mi sono state mosse nei giorni scorsi. Un chiarimento è tuttavia necessario per sgomberare il campo da ogni equivoco. La priorità mia e di Forza Italia è lavorare per l’unità del centrodestra e per rilanciare Cecina, dopo anni di malgoverno, mettendo avanti i temi, i programmi e i contenuti per accantonare le sterili polemiche. Solo così daremo una prospettiva di rilancio alla città”.

Poi:  “Alcuni esponenti delle liste civiche sostengono che non abbia voluto partecipare a degli incontri. Al contrario, nelle lunghe telefonate intercorse con tutti i coordinatori ho dato la piena disponibilità, mia e di Forza Italia, ad un confronto. Ribadisco tuttavia che ritengo utile, al momento, portare avanti delle interlocuzioni tra Forza Italia e le singole liste civiche. E non procedere ad un tavolo di coalizione allargato che potrebbe compromettere l’unità del centrodestra. È questo il metodo che intendo portare avanti, anche per evitare strumentalizzazioni”.

Quindi Tenerini: “Allo stesso modo bisognerebbe evitare di inquinare il confronto con veti inaccettabili, attacchi a mezzo stampa e anche bagarre sui social tramite profili creati ad hoc. Da parte mia non condivo questo metodo e non intendo contribuire ad alimentarlo. È di questo che mi si accusa, ma appare pretestuoso recriminare sulla mia volontà di mantenere il centrodestra unito ed evitare diatribe. Non presterò il fianco a tentativi strumentali di spaccare la coalizione, anziché cercare spazi per presentare proposte e programmi.

Per chi vuole confrontarsi sui temi, sui candidati e sulle scelte politiche, le porte sono aperte, ma non si possono continuare a commettere gli errori del passato. In politica la forma è sostanza, per questo serve il rispetto del metodo di lavoro. Il tavolo di centrodestra è ancora aperto, ci stiamo confrontando al nostro interno e siamo disponibili a portare al dibattito tutte le istanze che provengono dalla cittadinanza e dalle forze civiche. Tuttavia, proprio per mantenere integra l’unità del centrodestra, ciò deve avvenire attraverso un dialogo costruttivo.

Non ci sono certo le condizioni per un tavolo allargato, a maggior ragione visto ciò che viene fatto trapelare sulla stampa con azioni che restituiscono la cifra stilistica e non contribuiscono certo a raccogliere voti. Non si aderisce a uno schieramento in maniera automatica, con una semplice dichiarazione pubblica comprensiva peraltro di un veto. Ma attraverso la costruzione di un percorso che verifichi puntualmente la condivisione di valori, progetti e visione. Serve anche la condivisione di un metodo di confronto rispettoso, che parta da un presupposto fondamentale. La politica, quella con la maiuscola, si concentra sulle istanze dei cittadini e mette al bando le beghe da cortile. Continuerò a lavorare  per mettere  al centro i contenuti, con l’obiettivo di offrire a Cecina un’alternativa forte e credibile”.

 

Marco Nati: “Da attento osservatore della politica cecinese e da ex consigliere comunale, prima nel Comune di Pomarance e poi nel Comune di Rosignano Marittimo, sto seguendo il dibattito che si è aperto in merito alla candidatura a sindaco del centr-destra nel Comune di Cecina.

Chi scrive si è sentito in dovere di riconsegnare la tessera di sostenitore di Fratelli d’Italia circa un paio di settimane fa, informando il commissario provinciale e il coordinatore regionale, ritenendo sbagliata la linea politica portata avanti dal circolo Ramelli.
Io stesso ho partecipato alla costituzione del sopracitato circolo, dopo le elezioni amministrative del 2019 dove, con il partito al 5 per cento, avevo contribuito anche alla presentazione delle liste nei comuni di Rosignano, Cecina e Piombino”.
Poi Nati, senza nominarlo, ma con chiaro riferimento all’ex segretario comunale di Cecina Giangrande.
“Fortunatamente il quadro politico nel centrodestra è cambiato e l’elettorato si è spostato rendendo Fratelli d’Italia primo partito nel Comune con quasi 4000 voti. Pertanto ritengo totalmente sbagliato sostenere la candidatura a sindaco di un tecnico di chiara provenienza avversa al centrodestra.
Il segretario lo nomina il sindaco, pertanto non penserete che un sindaco nomini una persona che non la pensi come lui. A maggior ragione quando si vuol cambiare e si ritiene opportuno creare una discontinuità con il passato, le figure chiave dell’organizzazione vanno cambiate: sindaco, segretario, legale e dirigenti, dove possibile.
Concludendo chi ritiene che ci debba esserci una inversione di rotta rispetto al passato, reputando necessaria la discontinuità non può che disapprovare quello che sta succedendo a Cecina per la scelta del candidato della coalizione”.
Conclude Nati: “Infine, considerato che l’art.20 dello statuto di Fratelli d’Italia recita che l’assemblea degli iscritti determina in linea con le direttive nazionali del movimento l’azione politica, e indirizza l’attività amministrativa, prima di partire con le trattative con gli altri partiti della centrodestra doveva essere convocata l’assemblea degli iscritti del circolo di Fratelli d’Italia di Cecina per deliberare sulla scelta del candidato sindaco da proporre agli altri. Questa è stata convocata?”

 

Hanno firmato le dimissioni che hanno portato Samuele Lippi a decadere da sindaco di Cecina i consiglieri comunali: Chiara Tenerini, deputata, Forza Italia. Federico Pazzaglia, alle amministrative 2019 candidato di centrodestra al ballottaggio con Lippi,  Cecina Insieme, coalizione Centrodestra. Lorenzo Gasperini, Andrea Quiriconi e Chiara Franchi, Lega Salvini Premier.  Elena Benedetti, segretaria Pd Cecina. Marco Incagli, Pd. Aurora Crecchia, Pd. Beatrice Bensi, Pd

© Riproduzione riservata

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