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Frane in Val di Bisenzio, 3 milioni da Regione. Cronoprogramma

SR 325, interventi somma urgenza. Rilievi con droni. I tre sindaci: "Inserire nel piano opere strategiche progetto viabilità alternativa". Provincia di Prato con ingegnere che ha svolto rilievi dopo crollo ponte Morandi. Associazioni imprese: "Si prospetta lungo periodo difficoltà". Nuovi orari treni e bus

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Frane in Val di Bisenzio, 3 milioni da Regione. Cronoprogramma

Frane in Val di Bisenzio, la Regione Toscana ha messo a disposizione circa 3 milioni di euro per gli interventi di somma urgenza sulle frane della sr 325.

Simone Calamai, presidente Provincia di Prato: “Ringrazio i cittadini della Valbisenzio per l’impegno e la pazienza nel far funzionare la viabilità alternativa alla sr 325. Siamo soddisfatti per la prontezza della Regione nel mettere a disposizione la somma per procedere con ancora più velocità alla messa in sicurezza della frana”.

I tre sindaci della Vallata Guglielmo Bongiorno, di Cantagallo, Primo Bosi, di Vaiano, e Giovanni Morganti, di Vernio: “Mentre si lavora alla soluzione del movimento franoso alle Coste, siamo decisi a chiedere al ministero delle Infrastrutture, tramite il supporto della Regione, di attivare i provvedimenti commissariali di emergenza necessari per inserire nel piano delle opere strategiche il progetto di viabilità alternativa che garantisca, anche in futuro, da qualsiasi rischio di temporaneo isolamento le migliaia di abitanti della Val di Bisenzio e il sistema delle imprese che sono attive sul territorio”.

Il Comune di Vaiano per il trasporto pubblico di Autolinee Toscane sabato 9 e domenica 10 marzo “anche sulla base degli orari e corse del servizio ferroviario, che nel week-end varierà per orari e corse. Si ricorda che attualmente il trasporto pubblico locale su gomma è stato riprogrammato con il ripristino della quasi totalità dei collegamenti tra Montepiano, Castiglione dei Pepoli, Vaiano e Vernio”.

Confindustria Toscana Nord, CNA Toscana Centro e Confartigianato Imprese Prato : Il cronoprogramma per la soluzione del problema della frana a Camino parla chiaro: fino al 20-21 marzo non sarà possibile attivare il senso unico alternato e prima di quella data i mezzi industriali potranno transitare sulla SR325 solo, fra qualche giorno, in finestre dedicate e con prenotazione con la Polizia municipale di Vaiano.

Per le aziende si prospetta quindi un periodo lungo di difficoltà, ritardi, disagi e costi aggiuntivi.

I lavori sul fronte franoso, informa la Provincia di Prato, stanno andando avanti senza sosta e gli operai specializzati, tempo permettendo, lavoreranno anche sabato e domenica in orario diurno, pur tutelando la sicurezza dei dipendenti. L’obiettivo di questa fase è quello di mettere in sicurezza il fronte di frana attraverso il disagaggio, un’operazione che prevede l’eliminazione dei terreni franosi e dei massi pericolanti. Questa lavorazione ha una durata stimata di circa una settimana, anche se rimane l’incognita maltempo. In caso di condizioni meteo avverse, il cantiere infatti si deve fermare.

Calamai: :”Stimiamo che prima della fine della prossima settimana (intorno a giovedì o venerdì), una volta concluse le operazioni di disgaggio per la messa in sicurezza del versante, saremo in grado di aprire la strada in località Le Coste con delle “finestre temporali” di circa due ore al giorno per consentire il passaggio dei mezzi pesanti delle aziende della Val Bisenzio verso Prato e di tutti i veicoli che si occupano dei rifornimenti. I passaggi saranno fatti con controllo a vista e solo dietro prenotazione concordata con la polizia municipale della Vallata.

L’impegno della Provincia è massimo per riaprire quanto prima la circolazione a tutela delle attività economiche e dei cittadini della Val Bisenzio”.

Poi: “In contemporanea alla fase di disagaggio, andranno avanti le rilevazioni geologiche, fondamentali per progettare l’intervento definitivo di messa in sicurezza. A conclusione della fase di disgaggio e di scarificazione del fronte franoso, ai piedi della strada, sarà posizionata una paratia di protezione in acciaio (lato monte) in grado di contenere l’eventuale caduta di materiale. La paratia, in via cautelativa, sarà retta da longarine alte sei metri, mentre sul lato sommitale della frana saranno posizionate barriere para-massi lungo tutto il fronte. Questa operazione, successiva al disgaggio, avrà la durata di un’altra settimana. La Provincia e la ditta incaricata stanno mettendo in campo tutte le forze possibili per accorciare, il più possibile, i tempi delle lavorazioni, pur sapendo che si tratta di lavori ad altissima specializzazione che richiedono operai con particolare esperienza. Finita l’installazione della paratia, la sr 325 potrà riaprire, come già avvenuto alla località Pusignara, a senso unico alternato per tutti i veicoli.

I RILIEVI TECNICI – Sabato 9 marzo al cantiere delle Coste il topografo effettua il rilievo con un drone, attrezzato con la strumentazione fotografica e “lidar”ad alta definizione (si tratta di uno strumento di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser ndr), con rilievo plano altimetrico delle frana. La finalità è quella di effettuare uno studio con particolare riferimento alla porzione sommitale per definire i meccanismi di innesto del movimento franoso e le successive verifiche di stabilità. Mercoledì prossimo, invece, iniziano i rilievi dei geofisici che effettueranno indagini sismiche e rilievi geo-meccanici attraverso il posizionamento sulla parete di speciali apparecchiature che serviranno per capire meglio la composizione sotterranea del terreno, al quale andranno ancorate le chiodature per la messa in sicurezza definitiva. La squadra di tecnici, messi in campo dalla Provincia, vanta professionisti con importanti esperienze come l’ingegner Paolo Corradeghini che ha effettuato il rilievo del ponte Morandi dopo il crollo e innumerevoli interventi nel bacino marmifero di Carrara. Il team è coordinato dall’ingegner Sirio Chilleri, coadiuvato per il coordinamento per la sicurezza dall’ingegner Lorenzo Chilleri.

Fanno parte del gruppo Paolo Petri è un geologo esperto in idrogeomorfologia e fenomeni franosi che si è occupato della frana dell’Eco del Mare che ha interrotto l’accesso al paese di Tellaro nel Comune di Lerici (La Spezia) e della frana di Punta Corvo., Marco Vanacore si occupa di geologia tecnica ed ha seguito la frana di Val Pola in Valtellina (Sondrio); l’ingegner Lorenzo Borselli è l’autore del software per il calcolo della stabilità dei versanti, è consulente del Cnr e insegna ingegneria geotecnica in Messico. Infine, il geologo Gianfranco Censini ha eseguito indagini ed ha partecipato allo studio su numerosi fronti in tutta Italia ( Cardoso in provincia di Lucca o alla frana di Covatta di Campobasso)”.

Confindustria Toscana Nord, CNA Toscana Centro e Confartigianato Imprese Prato: “Per le aziende si prospetta quindi un periodo lungo di difficoltà, ritardi, disagi e costi aggiuntivi.

In questo quadro è indispensabile che non si lasci niente di intentato per favorire, o almeno non ostacolare, la quota ridotta di transito che sarà possibile realizzare.

Un aspetto che Confindustria Toscana Nord, CNA Toscana Centro e Confartigianato Imprese Prato vogliono rimarcare è la necessità del rispetto delle regole: non devono verificarsi episodi come quelli già accaduti di camion di grossa portata che transitano dalla viabilità alternativa interdetta ai mezzi più pesanti e che si bloccano impedendo il passaggio di tutti. Occorrono maggior vigilanza, regole più rispettate e forse in parte anche diverse per il traffico dei residenti autorizzati a percorrere la viabilità in senso inverso a quello dei mezzi industriali; serve, soprattutto, senso di responsabilità da parte di tutti.

Quel senso di responsabilità che è mancato anche in relazione allo sciopero dei treni indetto per 8 marzo. Ino sciopero che non avrebbe dovuto toccare in alcun modo un territorio in condizioni di eccezionale difficoltà per le imprese e per i lavoratori, che le devono raggiungere anche in orari diversi dalle fasce garantite.

A livello istituzionale la mobilitazione c’è stata: sabato, domenica e di nuovo oggi si sono susseguite le riunioni fra le istituzioni e le associazioni Confindustria Toscana Nord, CNA Toscana Centro e Confartigianato Imprese Prato per cercare soluzioni alla situazione che si è determinata in Val di Bisenzio, dove le due frane di Camino e della Pusignara impediscono di fatto il transito di mezzi pesanti.
Confindustria Toscana Nord, CNA Toscana Centro e Confartigianato Imprese Prato si sono fatte portavoce delle istanze delle imprese e sollecitato – al di là di provvedimenti più radicali e strutturali già chiesti dai presidenti delle tre associazioni – iniziative che consentano di tamponare la situazione. Fra queste, l’apertura di “finestre” temporali durante le quali per i mezzi di media portata sia possibile andare da Prato alla Val di Bisenzio attraverso la viabilità che da Figline sale verso Schignano (percorrendo le cosiddette svolte), con la scorta della Polizia Municipale di Prato.
Le associazioni chiedono con forza l’apertura di nuove finestre anche nei prossimi giorni, così da consentire il traffico merci da e per la Val di Bisenzio, indispensabile per consentire l’operatività dell’intero distretto tessile pratese:.

“Quello attraverso Figline non è un percorso compatibile, però, con le dimensioni e il peso di mezzi di portata maggiore: per quelli è necessario che sia risolta prima possibile quantomeno la situazione della frana alla Pusignara, in modo che possano raggiungere e lasciare la SR325 dal lato nord, attraverso Castiglione dei Pepoli e l’accesso all’autostrada A1 a Badia. Anche questa, come le “finestre”, una priorità assoluta secondo le associazioni delle imprese.

 

© Riproduzione riservata

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