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Frana SR 325, imprese tessili pratesi isolate. Tavolo di crisi

Produzione distretto tessile pratese bloccata. Confindustria, Cna, Confartigianato: "Assunzione responsabilità per risolvere problema mobilità in Val di Bisenzio". Circolazione sempre interrotta. Treni per raggiungere le scuole a Prato

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VAIANO – Frana SR 325, imprese tessili pratesi isolate. Tavolo di crisi
Frana SR 325, rimane interrotta la circolazione in Val di Bisenzio per la frana nel Comune di Vaiano. Sr 325 già coinvolta in una frana nel tratto Sasseta-Montepiano, ancora chiuso.
Disagi importanti anche per gli studenti che devono raggiungere le scuole di Prato. Oltre che per i lavoratori.
E gravi difficoltà per il sistema produttivo tessile pratese, considerando che la quasi totalità delle tintorie in fiocco si trova in Vallata, con impossibilità per l’intero sistema tessile pratese di effettuare le produzioni.
Il Comune di Vaiano sabato  pomeriggio ha convocato il tavolo di crisi per affrontare le complesse problematiche connesse all’interruzione della SR 325. Sopralluogo del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
I presidenti Daniele Matteini, Confindustria Toscana Nord, Claudio Bettazzi, Cna Toscana Centro, Luca Giusti, Confartigianato Imprese Prato, scrivono a Giani, Prefetto di Prato, presidente della Provincia di Prato Calamai, assessore regionale competente Baccelli. Chiedendo “un’assunzione forte di responsabilità perché sia risolto il problema della mobilità in Val di Bisenzio”.
Intanto Simone Calamai, presidente Provincia di Prato, annuncia: “Riaprire a senso unico alternato la sr 325 in direzione nord, tra Sasseta e Montepiano, entro i primi giorni della prossima settimana. È fondamentale garantire la viabilità per tutto il traffico pesante che deve raggiungere la Val Bisenzio. Penso soprattutto alle aziende tessili che non possono rimanere ferme. In vallata avviene un ciclo produttivo senza il quale rischia di rimanere ferma tutta la filiera. Inoltre la riapertura a nord consente il passaggio dei mezzi di soccorso dei Vigili del fuoco e di tutti i mezzi pesanti che per vari motivi devo rifornire gli esercizi della vallata, dai supermercati alle pompe di benzina. Sono consapevole che si tratta di fare un giro molto lungo attraverso il casello autostradale di Badia ma per ora è importante rompere l’isolamento e ripristinare la viabilità “
Tavolo di crisi, il sindaco di Vaiano Primo Bosi ha invitato a un incontro urgente Prefettura, Questura, Asl, Regione, Provincia, Comuni di Prato, Vernio e Cantagallo, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale della Vallata e di Prato, Rete Ferroviaria Italiana, Autolinee toscane, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Unione industriale Pratese e sindacati. Erano presenti il presidente della Provincia Calamai e il sindaco di Vernio, Giovanni Morganti.
Nel corso della riunione – dopo un aggiornamento da parte della Provincia sulla situazione della frana su cui è previsto l’utilizzo anche dei georadar dell’Università di Firenze – sono stati affrontati i temi più urgenti per la situazione in vallata: la garanzia dei servizi di trasporto su ferro anche in vista del rientro a scuola e al lavoro di migliaia di cittadini, la funzionalità dei servizi di soccorso sanitari e d’emergenza. Asl e Vigili del fuoco hanno spiegato in che modo intendono garantire la sicurezza.
A Vernio e Vaiano saranno presenti due ambulanze medicalizzate, mentre Il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Vaiano sarà potenziato con personale fisso da Prato.
La Regione Toscana, Rete Ferroviaria italiana e Autolinee Toscane impegnate a organizzare i servizi che consentano di raggiungere la stazione di Prato con il treno, trovando poi bus disponibili per gli spostamenti verso le scuole, in particolare verso il Polo di Reggiana.
L’appello che è arrivato dal Comune di Vaiano e dalle forze economiche è stato quello di riaprire il prima possibile, anche parzialmente, la strada. Le amministrazioni locali hanno sottolineato l’insufficienza della viabilità alternativa. Drammatica la situazione messa in evidenza dalle forze economiche – erano presenti Riccardo Matteini di Confindustria, Moreno Vignolini e Davide Majone di Confartigianato – poiché proprio in Vallata si trovano la maggior parte delle tintorie a servizio del distretto pratese e dei principali distretti tessili italiani.
Il testo della lettera inviata dai presidenti Daniele Matteini, Confindustria Toscana Nord, Claudio Bettazzi, Cna Toscana Centro, Luca Giusti, Confartigianato Imprese Prato, a Giani, al Prefetto di Prato, al presidente della Provincia di Prato Calamai, all’assessore regionale competente Baccelli.
“La situazione creatasi a seguito della frana localizzata sulla SR 325 nella frazione Camino nel comune di Vaiano, che si somma alla preesistente frana localizzata tra Sasseta e Montepiano, ha determinato l’ennesimo completo isolamento del territorio della Val di Bisenzio.

Tale situazione sta creando difficoltà estreme al sistema produttivo del distretto pratese, in particolare ad alcune fasi ‘a monte’ della filiera senza le quali il ciclo produttivo non può prendere avvio. Va ricordato per esempio che la quasi totalità delle tintorie in fiocco sono ubicate in Val di Bisenzio e che la compromissione della loro attività ha come effetto l’impossibilità per l’intero sistema tessile pratese di effettuare le sue produzioni. Una Val di Bisenzio bloccata significa gran parte del tessile pratese altrettanto bloccato”.

Poi.

“Vi chiediamo pertanto, in relazione alle specifiche pertinenze dei vostri alti incarichi e delle rispettive istituzioni.

Nell’immediato, la riapertura con la massima celerità di almeno una carreggiata sul tragitto interdetto al traffico a seguito dello smottamento: pur comprendendo le giuste misure di sicurezza urgenti adottate, si rendono necessari interventi di ripristino della massima urgenza

In ottica strategica, un’assunzione forte di responsabilità perché sia risolto il problema della mobilità in Val di Bisenzio. Chiediamo che vengano effettuati interventi straordinari per contenere il rischio idrogeologico e che le molteplici proposte che sono state elaborate a oggi circa interventi infrastrutturali alternativi/aggiuntivi alla SR325 divengano oggetto della massima attenzione. Nelle more, che sia prevista una modalità di intervento urgente di ripristino, anche adottando procedure eccezionali, nelle purtroppo frequenti occasioni in cui la circolazione sulla SR325 risulti interrotta.

Il territorio, già fortemente penalizzato dalle croniche e conosciute carenze, vede oggi un ulteriore peggioramento delle condizioni di sicurezza sanitaria, sociale ed economica che accentuano ulteriormente il sentimento di marginalità di cui soffre e che cittadini e imprese non sentono di meritare”.

© Riproduzione riservata

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