Maltempo in Toscana, nuova allerta. Rischio idrogeologico e idraulico.
Maltempo in Toscana, c’è una nuova allerta meteo.
Emessa allerta gialla per rischio idrogeologico e idraulico del reticolo minore dalla Sala operativa della protezione civile regionale per venerdì 1 marzo.
La vigilanza riguarderà, per l’intera giornata di domani, venerdì 1 marzo, le aree appenniniche della Romagna toscana, il Mugello, il bacino Bisenzio-Ombrone pistoiese e le aree costiere e interne della Toscana meridionale.
Le piogge tenderanno a farsi più intense, anche con rovesci a carattere temporalesco, nella seconda parte della giornata. I fenomeni sono determinati da una circolazione depressionaria che continua a interessare la Toscana.
Come avvisa Giani, presidente Regione Toscana, previste precipitazioni sparse anche a carattere di rovescio o isolato temporale, più probabili e diffuse nella seconda parte della giornata, in particolare sulla fascia costiera.
Continua dunque il maltempo in Toscana. Dopo il codice arancione di martedì 27 febbraio seguito da codice giallo mercoledì 28 febbraio. Maltempo in cui si sono verificate frane anche nelle zone alluvionale di novembre scorso.
A
Montemurlo sono rientrate 18 famiglie evacuate in via precauzionale, in via della Gualchiera a seguito di una frana che si è staccata dalla montagna che sovrasta via di Javello.
Una famiglia, invece, che abita nella casa più prossima alla frana, rimarrà ancora fuori dall’abitazione in attesa di ulteriori accertamenti sul movimento franoso.
Sopralluogo di Simone Calamai, sindaco di Montemurlo e presidente della Provincia di Prato, al quale hanno partecipato i coordinatori comunali di protezione civile, i vigili del fuoco, il geologo Andrea Fiaschi e i carabinieri forestali. “Per fortuna è stato accertato che il movimento franoso è superficiale e le prime verifiche hanno dato rassicurazioni per quello che è il rientro delle 17 famiglie che stanno un po’ più distanti dal versante franato. La situazione richiede naturalmente un monitoraggio continuo e verifiche ancora più puntuali. Per questo ho firmato l’ordinanza con la quale persiste l’obbligo di evacuazione per una famiglie e la chiusura del centro sportivo Il Carbonizzo, del teatro comunale La Gualchiera e la via di Javello”.
E rimane chiusa fino a lunedì 4 marzo compreso la s.r 325, nel tratto tra la località La Pusignara e la Casa Cantoniera nel Comune di Vernio, tra Sasseta e Montepiano, colpita da frana.
Sopralluogo da parte del geologo per valutare la situazione del fronte frana e rilevarne l’entità, alla presenza anche del
sindaco di Vernio Giovanni Morganti.
Operazioni di 𝐝𝐢𝐬𝐠𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 , la tecnica che prevede la messa in sicurezza della parete, unitamente alla 𝐫𝐢𝐩𝐮𝐥𝐢𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐟𝐫𝐚𝐧𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐞𝐠𝐞𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, per monitorarne al meglio l’andamento in attesa di una seconda valutazione da parte del geologo.
Calamai: “Lunedì, dopo la valutazione capiremo se sarà possibile riaprire almeno una parte della carreggiata per far scorrere il traffico a senso unico alternato. Garantire la sicurezza è adesso la nostra priorità. Ci stiamo impegnando al massimo per ripristinare, almeno in parte, la circolazione stradale. Tutte le risorse e le competenze sono messe a disposizione per superare questa emergenza e ristabilire la normalità quanto prima”.
Intanto il Comune di Montemurlo rende noto di aver contattato i proprietari privati del versante franato, affinché provvedano alla messa in sicurezza. «Attraverso gli accertamenti abbiamo potuto verificare che situazione ci permette di garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica. Dunque, abbiamo già fatto rientrare a casa la maggioranza delle famiglie”.
Presenti anche i carabinieri forestali che, scrive via social il Comune di Montemurlo, hanno confermato al sindaco Calamai la regolarità del taglio del bosco sul versante interessato dalla frana, un taglio che è stato eseguito secondo le normative del regolamento forestale regionale.
Fiaschi, geologo: “La frana è stata causata dalle piogge torrenziali di questi ultimi giorni ed ha interessato lo strato superficiale della montagna . Le caratteristiche di questa formazione geologica presentano al suo interno grossi massi di calcare che rotolano insieme alla coltre di spessore modesto che si allenta per le piogge e si liquefa. I sassi costituiscono dunque un pericolo”.
Per il geologo, sottolinea il Comune di Montemurlo, il territorio interessato dalla frana è stato gestito negli anni in maniera equilibrata: “Gli Appennini, a cui appartiene anche questo versante franoso, sono una catena montuosa giovane con terreni non consolidati. Purtroppo questi problemi sono causati dal cambiamento climatico e dalla tipologia di piogge di forte intensità che influisce su un territorio già fragile”.