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Crisi aziendali, report Regione su situazione in Toscana

Crisi aziendali, report Regione su situazione in Toscana.

Trenta casi risolti, totalmente o con soluzioni occupazionali quantomeno parziali, o in via di risoluzione, per 4.140 lavoratori complessivamente in organico o appartenenti all’indotto.

Nove vertenze conclamate, ancora aperte o prese in carico recentemente: i lavoratori coinvolti sono 3.750, tra cui i lavoratori di ex Gkn, azienda di Campi Bisenzio.

Sedici tavoli di sorveglianza “dedicati ad attività di prevenzione di possibili emergenze occupazionali, e/o che necessitano di un ambito istituzionale di confronto”,  coinvolti 6.200 lavoratori.

Report su principali crisi aziendali, tavoli di monitoraggio e prevenzione emergenze occupazionali gestite da Unità di crisi presentato da Valerio Fabiani, consigliere per il lavoro presidente Regione Toscana Giani. E da Alessandra Nardini, assessore regionale lavoro, in commissione Sviluppo economico e rurale Regione Toscana, presieduta da Ilaria Bugetti, Pd.

Ad oggi, illustra Fabiani, Trenta casi risolti, totalmente o con soluzioni occupazionali quantomeno parziali, o in via di risoluzione, per 4.140 lavoratori complessivamente in organico o appartenenti all’indotto. “Si tratta, tra le altre, delle vicende relative ad Alival-Lactalis; Vitesco; Ortofrutticola di Marradi; Manifattura del Casentino; Oma; Gegè/Compagnia Italiana Alimentari; Agrolab; Gilbarco; Cooperativa di Legnaia; IDS; Finso e Sof; Perini Navi”.

In altri 10 casi, per altri 835 lavoratori nel complesso, lo stato della vertenza risulta essere “in transizione”, dunque con un possibile esito positivo che potrebbe delinearsi ma che ancora non si è pienamente concretizzato: Testi Cementi, Industria vetreria valdarnese (Ivv), Bekaert e Rimateria i casi più rilevanti”.

Sono invece nove, proseguono Fabiani e Nardini, le vertenze conclamate, ancora aperte o prese in carico recentemente: i lavoratori coinvolti sono 3.750. Tra queste, “si distinguono per importanza e gravità QF-ex Gkn con l’indotto, in cui l’azione della Regione, che ha assunto su di sé l’onere di individuare nuovi soggetti reindustrializzatori in grado di affiancarsi ai progetti nel frattempo avanzati ‘dal basso’ dai lavoratori, sta ottenendo i primi risultati per il riavvio delle attività del sito”.

Fimer e appalti. Acciaierie di Piombino-JSW, su cui “permangono le incertezze sul rilancio del polo siderurgico per il quale è aperto un tavolo nazionale al Ministero”. Venator, per il cui “rilevante indotto è stata attivata una task force dedicata“. Sanac in amministrazione straordinaria. Factory.

I tavoli di sorveglianza “dedicati ad attività di prevenzione di possibili emergenze occupazionali, e/o che necessitano di un ambito istituzionale di confronto sono 16 e vedono coinvolti 6.200 lavoratori. Si evidenziano i casi Whirlpool di Siena; Essity; Progest; Paycare Siena.

Le principali leve con cui la presidenza, con l’Ufficio del consigliere al lavoro e alla gestione delle crisi aziendali, e l’assessorato al Lavoro affrontano le vertenze, illustrano Fabiani e Nardini, sono “l’attivazione di tavoli regionali di confronto. Accordi per la formalizzazione dei punti di caduta di ciascuna vertenza. Privilegiando costantemente strumenti per la mitigazione dell’impatto sociale delle crisi aziendali quali formazione, ammortizzatori, uscite volontarie incentivate, piani per la ricollocazione.

Strumenti innovativi per la ricomposizione negoziale delle vertenze con la nuova legislatura: “messe in campo misure sperimentali che hanno già dimostrato ampia efficacia. Facendo leva sul principio di responsabilità sociale”.

Scouting pubblico per l’attrazione degli investimenti, per intervento diretto della Regione nella ricerca di nuovi investitori. Strumentazione regionale attraverso politiche industriali e per lo sviluppo locale (aree di crisi complesse, distretti tecnologici, bandi regionali per investimenti qualificati tra gli altri).

Politiche attive e del lavoro: bandi per incentivi all’assunzione per lavoratori coinvolti in crisi aziendali. Programma GOL. Patto per il Lavoro per la ricollocazione collettiva e la riqualificazione professionale. Ingresso compagine societaria: intervento della Regione Toscana nel processo di rilancio con l’ingresso nella compagine societaria tramite Sici, Sviluppo Imprese Centro Italia Sgr

S.p.A, società finanziaria partecipata anche dalla Regione; attività di sorveglianza attiva; contatti con l’Ufficio gestione crisi del Ministero.

Fabiani: “Tra le novità più rilevanti, rispetto ad alcune vertenze che ci hanno accompagnato per mesi e per anni, cito Alival. Perché la Regione si era assunta una serie di impegni e il lavoro ci farà giungere alla firma di un protocollo d’intesa con l’amministrazione comunale di Ponte Buggianese e l’azienda. Che prevede un sostegno concreto a un’ipotesi di reindustrializzazione. Si tratta di un accordo che è un unicum a livello nazionale, con la società che aderisce alla proposta della Regione, al di fuori di obblighi, che non esistono”.

Oppure, “Vitesco: il peggio è stato scongiurato in passato grazie a un accordo con la Regione. Che attraverso i voucher formativi è riuscita ad accompagnare l’azienda, riconvertendo un centinaio di ingegneri. Quell’accordo ha posto le condizioni per un passaggio di proprietà, che è avvenuto in questo mese”.

E ancora, “la vicenda Ivv di San Giovanni Valdarno: la Regione ha dovuto prendere atto di una situazione che era precipitata. Ha ritenuto di mettere in campo uno ‘scouting’ regionale, con la messa in sicurezza dei lavoratori. Ha convinto il Ministero del lavoro ad attivare una cassa che ha dato tempo, vita e sicurezza ai lavoratori. Allungando la durata della copertura in un tempo nel quale confidiamo di trovare una soluzione. Posso dire oggi che ci sono imprese che hanno risposto alla chiamata e stanno pensando a un progetto di rilancio industriale della gloriosa vetreria del Valdarno”.

Sull’area della ex Bekaert, “I soggetti sottoscrittori del protocollo si riuniranno con l’impresa che ha firmato il contratto preliminare di acquisto dell’area e sarà presentato il progetto di riconversione dell’area”.

Sulla ex Gkn, “gli sviluppi più significativi, per opera di un intervento vigoroso del Governo, l’azienda ha finalmente potuto beneficiare di un ammortizzatore sociale che ha risolto una serie di problemi. Garantendo un’integrazione al reddito dei lavoratori e lo scouting regionale ha portato al tavolo un nuovo soggetto”.

Alessandra Nardini: “Abbiamo notevoli risorse, ricordo il Patto per il lavoro siglato a livello regionale con le parti sociali. Il coinvolgimento e l’attivazione di tavoli a livello provinciale. Sono partiti i primi avvisi, con incentivi e assunzioni, i numeri ci hanno dimostrato quanto ci fosse bisogno di una misura in questo senso. Stiamo facendo uscire gli avvisi relativi a Gol programma ‘Garanzia occupabilità lavoratori’.

Il Patto per il lavoro, che comprende nuove misure, è finanziato con risorse pari a 53,8 milioni. Ad oggi abbiamo ripartito la prima metà, assegnando un budget a tutte le Province toscane. Abbiamo ammesso al finanziamento 530 lavoratori, di cui 274 donne, 374 under 40, 15 soggetti con disabilità o comunque con svantaggio. Nelle prossime settimane faremo uscire altri avvisi relativi al Patto per il lavoro. In particolar modo i voucher formativi, così come i voucher a sostegno della conciliazione e della mobilità geografica. Strumenti che si integrano perfettamente con le altre misure per la formazione. Ci avvaliamo dei tavoli provinciali per avere precise indicazioni”.

Quanto al programma Gol, “ha riformato le politiche attive nel nostro Paese. Ad ora ci sono state assegnate due tranche di risorse, la prima pari a oltre 50milioni di euro, la seconda arriva quasi a 70milioni. Cerchiamo di attivare percorsi e proposte, partendo dalla distanza o dalla vicinanza delle persone dal mondo del lavoro, quindi di mettere in campo percorsi ad hoc”. Alla data del 30 giugno, i beneficiari presi in carico dalla Regione sono stati 90mila 242”.

Nardini  fornisce anche i dati occupazionali forniti da Anpal, agenzia nazionale per le politiche attive sul lavoro: “Ci dicono che in Toscana, su 36.681 persone prese in carico dai centri per l’impiego da almeno 180 giorni. 17.848 hanno trovato un lavoro e questo è il dato più alto di tutte le Regioni a Statuto ordinario”.

Ai progetti di aggiornamento delle competenze, sono stati destinati oltre 5,8 milioni, con 44 percorsi finanziati e 618 percorsi in progressiva attivazione. Per un totale di 4.800 persone interessate. Ai percorsi formativi di riqualificazione professionale di media e lunga durata “sono destinati oltre 15,3 milioni di euro. L’avviso è già stato fatto e chiuso. Finanziati 52 progetti. In corso di progressiva attivazione mille e 243 percorsi formativi, per un totale di 9.944 allieve e allievi”.

Nardini ha segnalato “un avviso per l’apprendistato professionalizzante, al quale teniamo molto. Finanziato con risorse Fse, abbiamo deciso di spingere su questo strumento, che è un vero e proprio contratto di lavoro, con oltre 6 milioni400mila euro. Scade il 22 settembre”.

© Riproduzione riservata

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