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Nuovo sciopero per il rinnovo del contratto collettivo per i metalmeccanici

FIRENZE – Scioperano di nuovo i metalmeccanici per il rinnovo del contratto nazionale.

Previste otto ore di stop a livello territoriale per sollecitare la riapertura del tavolo negoziale. È il quarto sciopero dall’inizio vertenza, in pochi mesi

In un momento in cui l’inflazione erode i salari di tutte e tutti, le condizioni nei luoghi di lavoro peggiorano, per meno sicurezza e più precarietà, l’unica luce in mezzo a tante tenebre è il contratto – dice il segretario della Fiom Cgil, Daniele Calosi – Il rinnovo del contratto nazionale non è solo una scadenza: è una battaglia fondamentale per i diritti, la sicurezza e il futuro di tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici. Il sistema di rappresentanza delle imprese non ascolta le richieste legittime di chi ogni giorno manda avanti le fabbriche e il paese, negando anche il negoziato. Davanti a tanta sordità e arroganza noi continuiamo gli scioperi con almeno ulteriori otto ore che potranno essere aumentate. Il contratto nazionale è un pilastro di giustizia e di uguaglianza: senza di esso, ogni lavoratore è lasciato solo di fronte al potere dell’impresa. Per questo lo sciopero è uno strumento di unità e di forza collettiva. Solo insieme possiamo farci sentire e conquistare ciò che ci spetta. Partecipare allo sciopero vuol dire scegliere da che parte stare. Vuol dire dire basta a chi pensa che si possa fare profitti tagliando sui nostri diritti. Senza contratto noi si sciopera. Chiederemo alle istituzioni locali di schierarsi con noi in questa rivendicazione”

La nota nazionale

Otto ore di sciopero nazionale in aprile da organizzare in tutti i territori. Questa la decisione di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil annunciata oggi (7 aprile) a Roma. Le tre categorie hanno anche comunicato il blocco degli straordinari e delle flessibilità, nonché lo stop a tutti quegli aspetti normativi che necessitano di un parere positivo delle Rsu o dei sindacati (fatta eccezione per gli ammortizzatori sociali).

Il contratto collettivo, scaduto a fine giugno 2024, riguarda un milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori. La trattativa (iniziata il 30 maggio 2024) si è interrotta dopo otto incontri ormai cinque mesi fa, precisamente il 12 novembre scorso, quando la parte datoriale ha presentato una contro-piattaforma invece di negoziare su quella messa a punto dai sindacati. Da allora, i sindacati hanno già effettuato 24 ore di sciopero complessive.

Fiom, Fim e Uilm, sul fronte del salario, chiedono un aumento medio a regime per il livello C3 (ex quinto livello) di 280 euro lordi per il triennio luglio 2024-giugno 2027. Le imprese offrono invece un aumento medio allo stesso livello di 173 euro, sulla base dell’indice Ipca, per di più allungando la vigenza del contratto di un anno, fino a giugno 2028.

REDAZIONE

© Riproduzione riservata

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