Politiche 2022, ko Pd. Eugenio Giani, presidente Regione Toscana: “Va riconosciuto che la vittoria del centrodestra è stata netta a livello nazionale e va constatato come Giorgia Meloni acquisti un profilo che lascia in ombra la Lega e in secondo luogo Forza Italia. Per quello che riguarda il Pd, occorrerà molto riflettere sugli errori compiuti e su un approccio diverso che deve essere costruito all’insegna di un rinnovamento, di una rigenerazione della politica, dei contenuti, soprattutto del sistema di alleanze per il domani”.
Giani: “Una lettura del sistema elettorale doveva imporre uno sforzo maggiore per creare delle alleanze. Se andiamo a guardare i numeri vediamo che il risultato del centrodestra è di chi governerà con il 43-44%, quindi non avendo la maggioranza assoluta nel Paese”.
Quindi: Il Pd dovrà cercare di collegare, anche in vista di elezioni comunali importanti come ci saranno l’anno prossimo, dai 5 Stelle alle forze di centro di Calenda e Renzi. Per quanto riguarda il M55 “a Conte va dato atto di aver fatto una campagna elettorale brillante, fondata molto su una logica forte di opposizione, però, indubbiamente attrattiva soprattutto in alcune aree del Paese. E’ indubbio che il Pd non può prescindere da tutte le analisi che ci portano a fare un po’ di esame di coscienza sui candidati, sui programmi, sull’approccio verso gli elettori, sull’interpretare i bisogni veri della gente”
Il presidente della Regione Toscana: “La situazione ancora legittima il governo regionale di centrosinistra. La maggioranza in Regione è fondata sul rapporto fra il centro e la sinistra. Io ho come vicepresidente Stefania Saccardi (Iv) e Stefano Scaramelli (Iv) è vicepresidente del Consiglio regionale. Se sommiamo il centro e la sinistra noi abbiamo il 5% in più del centrodestra, quindi per la Toscana, per l’Emilia Romagna, la situazione ancora legittima il governo regionale di centrosinistra”.