Smantellato un traffico di droga, cocaina ed eroina, tra la Toscana e il Lazio. La squadra mobile di Lucca, con la collaborazione di quelle di Pisa e Viterbo, il Reparto prevenzione crimine di Bologna e la Compagnia Carabinieri di Montalto di Castro (Vt), ha dato esecuzione a sette misure cautelari personali per spaccio di sostanze stupefacenti nei confronti di 6 cittadini tunisini e un italiano.
Le indagini svolte dalla Squadra mobile della Questura di Lucca erano state avviate alla fine di agosto 2021 dopo di una violenta rissa tra gruppi di cittadini tunisini e marocchini nel comune di Altopascio. Le modalità e i precedenti di alcuni dei soggetti coinvolti sin da subito lasciavano ipotizzare che le cause fossero da ricondursi al controllo di alcune aree di spaccio nella zona. Grazie a mirati servizi di osservazione nell’area interessata e attraverso una intensa attività informativa, si è scoperto che i cittadini tunisini coinvolti nella rissa gestivano da anni, in via continuativa, una strutturata attività di spaccio di cocaina ed eroina in vari punti, opportunamente scelti, del territorio di Altopascio e nelle aree al confine con la provincia di Pisa.
Dopo mesi di pedinamenti e servizi di riscontro nel corso dei quali sono stati segnalati alla locale Prefettura numerosi tossicodipendenti, gli investigatori sono riusciti a risalire anche a un altro sodalizio, composto sempre da cittadini tunisini, fornitori del gruppo di Altopascio, attivi nel comune di Cascina (PI), che a loro volta avevano forti collegamenti con altri fornitori nel centro di Pisa. Gli spostamenti dei componenti del gruppo erano eseguiti con l’autovettura condotta dall’italiano, 36enne residente a Chiesina Uzzanese (Pt), che accompagnava i tunisini sia sul luogo delle cessioni, sia fuori provincia per l’approvvigionamento di eroina e cocaina dai fornitori.
E’ stata dunque eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 cittadini tunisini, di 20, 21, 31 e 33 anni, 1 ordinanza applicativa degli arresti domiciliari nei confronti dell’italiano, e sono stati sottoposti al divieto di dimora nella provincia di Lucca altri 2 tunisini, di 40 e 48 anni.