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Tensioni dem in Toscana, Fossi: “Giunta regionale più adeguata possibile”. Giani: “Ho bisogno di un Pd forte”

Tensioni all’interno del Partito Democratico in Toscana dopo il varo della giunta Giani bis, con Mia Diop, 23 anni, vicepresidente Regione Toscana, il segretario regionale Emiliano Fossi convoca la direzione Pd il prossimo 6 dicembre annunciando una nuova segreteria.

Dopo le polemiche Pd di Prato, Empolese Valdelsa e Siena per le esclusioni di consiglieri regionali tra i più votati dalla giunta Giani bis del rieletto presidente Eugenio Giani, Pd, campo largo centrosinistra con M5S, Avs e Casa Riformista.

Con tanto di replica di Giani lunedì 24 novembre: “Nel governo e nella guida della Regione, dopo il bel successo elettorale ottenuto il 12-13 ottobre ho bisogno di un forte Partito Democratico come di una forte iniziativa delle quattro liste che mi hanno sostenuto, portandomi a un risultato che, un mese fa, è stato quello di essere eletto presidente con 13 punti di scarto rispetto agli 8 della volta precedente. Io sono presidente della Regione, queste sono cose che è bene si sviluppino all’interno di un dibattito nel Partito Democratico che io spero sia il più fecondo e il più partecipato possibile”.

Le contestazioni in casa Pd riguardano Matteo Biffoni, sindaco di Prato 2014-2024, con 22.155 preferenze il più votato consigliere regionale di sempre in Toscana. Brenda Barnini, sindaca di Empoli 2014-2024, la più votata consigliera regionale Pd dopo Biffoni, Alessandra Nardini, confermata assessora, e Bernard Dika, neo sottosegretario Toscana. E il senese Simone Bezzini, assessore regionale sanità uscente, neo capogruppo Pd in Consiglio regionale.

Intanto c’è l’incontro di Fossi con Biffoni, con il deputato Marco Furfaro, con Fossi fedelissimo della leader Pd Elly Schlein, e con Marco Biagioni, segretario Pd Prato.

Fossi lunedì 24 novembre in un’intervista a Controradio ha sottolineato: “La Toscana negli ultimi anni ha fatto la legge sul fine vita, è la Regione che ha fatto la legge per contrastare il fenomeno dell’overturism, la legge sui consorzi pubblici industriali. Cioè noi dobbiamo parlare di questa roba qui. La disaffezione e la lontananza dal voto non la recuperiamo mai se finiamo per apparire solo come quelli che, legittimamente, richiedono la rappresentanza territoriale. Ma che non può essere solo quello, la sinistra non può essere solo quello”.

Poi Fossi: “Abbiamo provato a fare insieme al presidente Giani la giunta la più adeguata possibile e con una rappresentanza territoriale che non poteva essere onnicomprensiva perché banalmente i posti in giunta non sono sufficienti”.

Per poi sottolineare: “L’assessora Monia Monni abita a Prato da tempo e c’è l’altra assessora, Cristina Manetti, ancora più pratese, appartenente alla nostra coalizione. Non mi sembra che la città non abbia riferimenti”.

L’ultimo j’accuse verso Fossi e Giani è quello del Pd Empolese Valdelsa col segretario Jacopo Mazzantini in un documento indirizzato, oltre che a Fossi e Giani,  al responsabile organizzazione del Pd nazionale Igor Taruffi, al responsabile Enti Locali del Pd nazionale Davide Baruffi e al responsabile iniziative politiche Pd nazionale Marco Furfaro.

Documento sottoscritto dai 10 sindaci del Circondario, dal senatore Dario Parrini, dagli undici segretari delle Unioni comunali, dalla segreteria di federazione, da Laura Rimi, che fa parte della segreteria regionale, e dal già consigliere regionale Enrico Sostegni.

Mazzantini: “Seppur rispettando le scelte del presidente Giani e augurando buon lavoro a lui ed alla sua squadra di governo non possiamo nascondere la delusione nell’aver appreso che l’Empolese Valdelsa non ha trovato rappresentanza neppure stavolta nella nuova giunta della Regione Toscana. Una giunta di pochi eletti e molti nominati e che si presenta come il risultato di un metodo verticistico e non basato sul consenso e sulla rappresentanza territoriale. Anzi, i 4 collegi dove il Pd ha avuto la sua maggiore affermazione elettorale sono stati quelli dell’Empolese-Valdelsa (45%), di Siena (42%), di Prato (41%) e del Chianti-Mugello-Valdisieve (38%). Ebbene, nessuno di questi quattro territori è stato rappresentato nella quota Pd della giunta regionale”.

Poi: “Il problema è politico, considerato che il Partito Democratico è nato proprio perché la base, gli elettori e i territori contassero di più e invece questa giunta risulta in gran parte calata dall’alto. Sono stati eletti in Consiglio regionale dirigenti politici dal curriculum importante e, tra questi, molti sindaci che uscivano da dieci anni di preziosissima esperienza amministrativa, segnata anche dal Covid. Figure pronte per compartecipare l’esecutivo toscano e le sue connesse responsabilità e che avrebbero rappresentato una risposta concreta a quella istanza di rafforzamento dell’azione di governo che da più parti veniva avanzata. Con particolare riferimento al Pd dell’Empolese Valdelsa, poi, i presupposti per una rappresentanza in giunta c’erano tutti, alla luce sia del percorso unitario sulle candidature che solo da noi era riuscito, sia del curriculum di Brenda Barnini e dei risultati elettorali ottenuti nel nostro collegio, considerato che ha battuto ogni record territoriale sulle preferenze e che siamo risultati il primo Pd della Toscana. Si è invece scelto di nominare soprattutto persone non elette e questo ha provocato una giusta delusione e contrarietà nel partito e fra gli elettori di cui intendiamo farci carico con questo documento. Per tali ragioni, si chiede l’immediata convocazione della direzione regionale del partito e la disponibilità del segretario regionale Emiliano Fossi e del Presidente della Regione Eugenio Giani ad incontrare prima possibile il gruppo dirigente del Pd dell’Empolese Valdelsa”.

CINZIA GORLA

© Riproduzione riservata

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