FIRENZE – Firenze con Mercafir e Livorno con il palazzetto dello sport i due front office regionali individuati dalla Regione Toscana come sede dei due front office per gli ucraini che arrivano in Toscana in fuga dalla guerra. Spiega Eugenio Giani, presidente Regione Toscana e commissario delegato dello Stato per l’emergenza Ucraina: “Le attività dei due front office si rivolgono principalmente alle questioni sanitarie, perché tutti i profughi che arrivano dovranno essere vaccinati, non solo contro il Covid, e avere una sorta di cartella clinica. Un lavoro che viene disciplinato da una circolare emessa dal direttore del dipartimento Diritti di cittadinanza e coesione sociale della Regione”. I due punti accoglienza toscani non si occuperanno solo di salute, ma anche della questione alloggi, “Anche se finora non abbiamo una grossa pressione perché gli ucraini al loro arrivo vengono indirizzati in abitazioni private o luoghi di accoglienza privati”.
C’è poi la raccolta di solidarietà per l’Ucraina. Giani annuncia: “Vogliamo che tutto ciò che viene raccolto venga ben instradato per l’Ucraina. Siamo in contatto con la Croce Rossa e con altre organizzazioni di volontariato come Pubblica Assistenza e Misericordia per trovare un luogo, che potrebbe essere l’Interporto di Prato, dove coloro che raccolgono materiale ma poi non hanno un camioncino, un camion o un tir per portarlo direttamente in Ucraina, possono trovare un canale pubblico che faccia arrivare quanto raccolto a destinazione sicura”.
