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Qualità della vita 2023, in Toscana soltanto Prato in crescita

Qualità della vita 2023, in Toscana soltanto Prato in crescita.

Sorride soltanto Prato, Comune di Prato guidato dal sindaco Matteo Biffoni nella classifica Qualità della vita 2023 del Sole 24 Ore. Classifica che misura il benessere della popolazione italiana. E che vede per la prima volta Udine al primo posto della classifica generale, seguita da Bologna e Tento.

Scendono e non poco in classifica tutte le altre province toscane rispetto alla classifica 2022. Con Firenze che perde il podio 2022 rimanendo comunque nella top ten scendendo al sesto posto. Con ultime Grosseto e Massa Carrara che nella classifica delle 107 province precipitano oltre la 70esima posizione, perdendo rispettivamente in un anno 17 e 12 posizioni.

Prato dunque l’unica in crescita conquistando ben 14 posizioni rispetto al 2022 salendo al 31 posto. Prima in classifica Prato per quanto riguarda affari e lavoro per con 7,21 nuove iscrizioni ogni 100 imprese registrate.

Matteo Biffoni: “Un grazie infinito a chi in questi 10 anni ha creduto in un progetto ambizioso, un po’ visionario e si è messo al servizio della nostra comunità, lavorando con generosità notte e giorno, come durante i giorni dell’alluvione, quando eravamo tutti insieme”.

Firenze, sindaco del capoluogo Dario Nardella, centrosinistra, rimane dunque nella top ten, ma perde il podio scendendo al sesto posto. Prima nella classifica Comuni aperti che vede tra gli indicatori social media, open data, portali cartografici aperti, app municipali. 106esima per canoni medi di locazione, incidenza % sul reddito medio dichiarato.

Pisa, sindaco di Pisa Michele Conti, centrodestra, perde 11 posizioni e scende al 21esimo posto nella classifica qualità della vita 2023. Seconda in classifica Pisa per psichiatri e psicologia attiva. 107esima per furti in abitazione. Con 420,3 denunce ogni 100mila abitanti (elab. su dati Pubblica sicurezza – Ministero dell’Interno, 2022).

Siena perde ben 26 posizioni, scendendo dal quarto posto 2022 al 30esimo posto 2023. Siena, il Comune di Siena sindaca Nicoletta Fabio, centrodestra, prima in classifica per qualità della vita dei bambini. Al 100esimo posto per imprese in fallimento.

Arezzo perde 8 posizioni 2022 e si piazza al 45esimo posto. Arezzo, Comune di Arezzo sindaco Alessandro Ghinelli, centrodestra, terza in classifica per quota di export sul Pil. Rapporto % tra esportazioni di beni verso l’estero e valore aggiunto. 104esima per infortuni sul lavoro. Con 17 infortuni mortali e inabilità permanente ogni 10mila occupati.

Lucca, Comune di Lucca sindaco di Lucca Mario Pardini, centrodestra, crolla di 16 posizioni e precipita al 63esimo posto. Quinta in classifica Ingressi a spettacoli per numero di spettatori ogni mille spettacoli. 107esima in classifica per qualità della vita degli anziani.

Pistoia nella classifica qualità della vita 2023 rimane invariata al 64esimo posto, Comune di Pistoia sindaco Alessandro Tomasi, centrodestra. Terza in classifica amministrazioni digitali. 106esima per qualità di vita degli anziani.

Livorno perde 14 posizioni e scende al 66esimo posto. Comune di Livorno, sindaco Luca Salvetti, centrosinistra. Prima in classifica popolazione con crediti attivi. 107esima  in classifica per estorsioni con 45,5 denunce ogni 100mila abitanti (Pubblica Sicurezza – Interno/Istat, 2022).

Grosseto e Massa Carrara scivolano nelle ultime 40 posizioni. Rispettivamente al 74esimo e 72esimo posto della classifica generale.

Massa Carrara perde 12 posizioni e scende al 72esimo posto. Ma è una provincia leader in cultura con la prima posizione in Italia per le librerie, 16 ogni 100mila abitanti (Infocamere/Istat, Al 30 settembre 2023). Mentre è 106esima per imprenditorialità giovanile con 6 titolari under 35, ogni 100 imprese registrate. Comune di Massa sindaco Francesco Persiani, centrodestra. Comune di Carrara sindaca Serena Arrighi, centrosinistra.

Grosseto perde 17 posizioni in un anno. Scivolando al 74esimo posto. Comune di Grosseto sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, centrodestra. Grosseto è però seconda in classifica nazionale per numero di ristoranti, sette ogni mille abitanti. Mentre è 104esima in classifica finanziamenti – esposizione media residua.

L’inflazione, commenta Il Sole 24 Ore,  ha comportato anche una frenata della spesa delle famiglie in beni durevoli che complessivamente, nel 2022, è diminuita del 2,6% rispetto all’anno precedente. Con il record negativo in provincia di Siena dove si è passati da 3.107 a 2.180 euro, quasi il 30% in meno rispetto al 2021.

Nicoletta Fabio, sindaca di Siena: “Il Comune di Siena è al lavoro con grande impegno su diverse questioni, alcune delle quali evidenziate anche dalla graduatoria. Premesso che si tratta come ogni anno di dati aggregati e che dunque coinvolgono tutta la Provincia di Siena, questa amministrazione è al lavoro su vari fronti. Alcuni dei quali investono proprio settori chiave della città, evidenziati dai dati emersi dall’indagine. Fra questi posso citare le politiche abitative, la sicurezza, la mobilità, il turismo e la cultura da rilanciare in chiave internazionale, le infrastrutture e i fondi Pnrr”.

Poi la sindaca: “Su alcuni dati, ad esempio quello quello relativo alle truffe informatiche, che incide sulla criminalità, vanno fatti opportuni approfondimenti. Mentre altri estremamente positivi, come quello della qualità della vita dei bambini, appaiono soddisfacenti, anche se non devono frenarci nella spinta verso ulteriori miglioramenti. Credo sia necessario rendere il nostro territorio il più attrattivo possibile. Ma per fare ciò serve la collaborazione di tutti, il Comune non può da solo compensare la mancanza di un mondo imprenditoriale più dinamico, capace di sviluppare l’economia di Siena e provincia”.

Matteo Biffoni, sindaco di Prato, via social: “Le classifiche non mi hanno mai appassionato, mai commentate, ma ora è il momento di farlo, considerato il periodo, perché i numeri sono numeri. Freddi, noiosi per qualcuno, ma inequivocabili. E quei numeri dicono che anno dopo anno, lavorando pancia a terra, affrontando difficoltà prevedibili e altre assolutamente eccezionali, con tanta passione, sacrificando famiglie, amici, tempo libero, saltando pasti e ore di sonno, siamo arrivati fino a oggi. Quando dopo Italia Oggi, dopo Avvenire, anche la classifica de Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita evidenzia il balzo in avanti fatto dalla nostra città, Prato.

Una realtà con caratteristiche uniche, la città contemporanea per definizione e natura. Con sfide complesse e problemi che non abbiamo mai messo sotto il tappeto ma affrontato un passo alla volta. Si può fare meglio? Sicuramente: mai accontentarsi, mai. Si può fare di più? Certo e lo faremo fino all’ultimo minuto, perché i goal si fanno anche al 90′ e danno una grandissima soddisfazione .
Personalmente voglio dire un grazie infinito a chi in questi 10 anni ha creduto in un progetto ambizioso, un po’ visionario e si è messo al servizio della nostra comunità, lavorando con generosità notte e giorno, come durante i giorni dell’alluvione, quando eravamo tutti insieme, con il vicesindaco (la mia coscienza razionale e rigorosa), tutti gli assessori, la mia portavoce, condividendo preoccupazioni. E, non potendosi permettere la paura, prendendo decisioni non facili, talvolta pericolose ma pensando solo al meglio per la nostra città. E se dopo 10 anni mi dimostrate ancora così tanta fiducia vuol dire che, nonostante gli inevitabili errori (siamo esseri umani, fallibili per definizione) e i miei innegabili difetti , credo davvero sia perché il fatto che è passata l’idea che tutto quello che faccio, facciamo è per amore di Prato”.

© Riproduzione riservata

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