Presentato il programma della 22esima edizione del Festival internazionale Teatro Romano di Volterra.
Il programma, ricco e variegato di spettacoli, concerti, presentazioni di libri e incontri, ambientati in una cornice archeologica unica nel suo genere, è in calendario dal 13 luglio al 4 agosto. All’incontro è intervenuto il vicepresidente del consiglio regionale Marco Casucci, il consigliere regionale Diego Petrucci, segretario dell’Ufficio di presidenza dell’assemblea toscana; il sindaco di Volterra, Giacomo Santi; il consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Alessandro Salvini e il direttore artistico del Festival Simon Domenico Migliorini.
Il festival internazionale si svolge al Teatro Romano di Volterra con un cartellone che spazia dalla prosa alla danza, dalla musica alla lirica, con compagnie nazionali e internazionali. Si tratta di una manifestazione di livello internazionale che promuove Volterra col suo Teatro Romano, la più bella testimonianza archeologica dell’epoca romana in Toscana. Al Festival hanno partecipato in passato grandi e importanti artisti come Giorgio Albertazzi, Dario Fo, Arnoldo Foa, Massimo Ranieri, Paola e Alessandro Gassman. Una giuria prestigiosa assegna i premi Ombra della Sera, a importanti personalità dello spettacolo e della cultura. Il programma della XXII Edizione comprende 19 appuntamenti tra teatro, danza, musica ed eventi di grande interesse artistico.
“Sono felice di poter presentare a livello regionale questo Festival – ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci – che riesce a coniugare la storia al futuro; è importante valorizzare i musei e i teatri storici riportandoli in vita, come fa perfettamente questa rassegna che da 22 anni riesce a rendere vitale un luogo magico e suggestivo come il Teatro Romano di Volterra. La Toscana è piena di luoghi meravigliosi e il teatro di Volterra diventa un esempio di come possiamo coniugare sapientemente cultura e rispetto del territorio e della storia”.
“La rigenerazione è, a mio giudizio, la sfida più importante del nostro tempo – ha detto il consigliere regionale Diego Petrucci – che permette di avviare processi di rigenerazione attraverso i quali restituire alla vita luoghi e personalità, magari attraverso attività come l’arte, la cultura, il teatro. Ritengo che il festival internazionale del Teatro Romano di Volterra sia una meravigliosa opera di rigenerazione di un luogo prezioso, quale il teatro romano. Un sito che senza il Festival sarebbe, al pari di tanti altri siti archeologici, nella migliore delle ipotesi un qualcosa da vedere ma che, invece, grazie alla presenza del Festival diviene un luogo da vivere, anzi un luogo che vive, un ambiente strepitoso denso di storia e di storie, e quindi di emozioni e suggestioni, che nelle sere e nelle notti del Festival si rigenera e torna alla vita”.
“Quest’anno si celebra la ventiduesima edizione del festival internazionale del Teatro Romano di Volterra. Il Festival è un evento di grande valore – ha detto il sindaco di Volterra Giacomo Santi – riconosciuto e apprezzato a livello mondiale. Ogni anno si rinnova con un programma ricco e variegato di spettacoli, concerti, presentazioni di libri e incontri, il tutto ambientato in una cornice archeologica unica nel suo genere. In questo dialogo tra contemporaneità e antichità, l’arte si manifesta in tutte le sue sfumature, invitandoci a riflettere su come la cultura e le rappresentazioni artistiche trascendano i limiti temporali e geografici. Prosa, lirica, poesia, danza e musica riescono a comunicare emozioni profonde e a trasportarci in una dimensione che supera il semplice intrattenimento. Per questi motivi, la nostra amministrazione comunale sostiene con convinzione questa rassegna culturale di primaria importanza per Volterra. Lo fa ogni anno attraverso una convenzione e grazie a un significativo supporto fornito in varie forme. L’obiettivo è garantire stabilità e continuità agli eventi e al festival. Questo metodo mira a valorizzare i luoghi pubblici attraverso la centralità di una rigenerazione collettiva”.
“Coinvolto con la mente e col cuore – ha detto il direttore artistico Simone Domenico Migliorini – è difficile restare emotivamente distante nel presentare il Festival. Sarebbero necessari maggiori investimenti, maggiore emancipazione del tessuto sociale che porti a un’autentica condivisione con gli Enti, le associazioni, le attività produttive, con coloro che dovrebbero essere o diventare dei veri e propri stakeholders e quindi con gli sponsor e i mecenati. Qualcosa sembra muoversi, in questo senso: la convenzione con il Comune di Volterra, voluta dall’amministrazione, è stata fondamentale, così come la vicinanza della Regione Toscana e del consiglio regionale. Abbiamo mantenuto la multidisciplinarietà che ci ha sempre contraddistinto: prosa, musica, poesia, approfondimenti, commedia, tragedia, teatro-danza, balletto tra cui prime nazionali ed internazionali, un nutrito numero di spettacoli fruibili da ogni tipologia di pubblico cui si aggiunge la cerimonia di consegna dei Premi Ombra della Sera, giunta al suo 18esimo compleanno, che vedrà premiati personaggi di spicco nel mondo del teatro, del cinema e della cultura”.
“Senza timore di smentita – ha sottolineato Alessandro Salvini, consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra – si può dire che questa 22esima edizione del festival porta in scena i più alti livelli della cultura volterrana, una cultura che ha radici antichissime e che merita di essere valorizzata ed apprezzata anche al di fuori dei nostri confini nazionali. La Fondazione della Cassa di Risparmio di Volterra, da sempre impegnata a sostenere le attività culturali del territorio, ha confermato il suo contributo anche a questa 22esima edizione, per mantenere e contribuire alla crescita dell’attività culturale e teatrale nella città di Volterra, non ultimo mediante lo strumento dell’Art Bonus”.