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Fondazione Toscana prevenzione usura, 19 milioni per le famiglie

Stimolare un uso corretto del denaro e supportare chi vive situazioni di difficoltà economica e di sovraindebitamento.

Sono questi gli obiettivi primari della Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura Ets, attiva dal 2004 con sede centrale a Siena, 44 centri di ascolto in Toscana e una rete di 150 volontari impegnati ogni giorno nell’assistenza e consulenza gratuita per aiutare chi non riesce ad accedere al credito bancario ordinario.

Le attività della Fondazione contano sul supporto della Regione Toscana, che ha messo a disposizione un numero verde dedicato al servizio e che ha ospitato nella Sala Pegaso la presentazione della nuova campagna di informazione della Fondazione, in arrivo su tutto il territorio toscano con lo slogan “Non sei solo con i tuoi problemi economici!”.

Numero Verde 800.860.070 da fisso e 055.4385920 da cellulare.

La Fondazione dispone di un Fondo Speciale Antiusura messo a disposizione dal Mef utilizzabile solo per il rilascio di garanzie alle banche convenzionate, pari a circa 19 milioni di euro al 31 agosto 2022, e di un Fondo costituito dalla Regione Toscana per il rilascio di garanzie integrative per mutui ipotecari, pari a 1,5 milioni di euro.

La Fondazione è un’eccellenza in campo nazionale, tanto che i finanziamenti erogati dalle banche – concessi sulla base delle garanzie messe a disposizione della Fondazione attraverso il Fondo Speciale Antiusura del Mef – rappresentano il 24 per cento di quelli concessi su tutto il territorio nazionale.

L’importo delle garanzie alle banche convenzionate a favore degli utenti prevede la concessione di un finanziamento con importo massimo di 30mila euro, sotto forma di prestito con rimborso massimo in 5 anni, e di 200 mila euro sotto forma di mutuo assistito da ipoteca, anche non di primo grado e con rientro massimo in 20 anni.

La Fondazione in cifre dal 2004 al 31 agosto 2022.

Dalla sua costituzione, la Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura ha registrato 27.206 colloqui e 4.267 finanziamenti istruiti, di cui 2.396 sono stati accolti dalle banche convenzionate per un importo complessivo pari a circa 118 milioni di euro: 1.283 sono i prestiti rateali stanziati dalle banche, per circa 18,6 milioni di euro; 1.113, per circa 99,4 milioni di euro, sono i finanziamenti sotto forma di mutui ipotecari destinati a mantenere l’abitazione principale.

Guardando ai dati più recenti, i motivi che hanno portato soggetti in difficoltà economica a chiedere l’aiuto della Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’usura sono: lo stato di crisi dell’azienda (32%), seguito da sovraindebitamento per uso non corretto del denaro (27%), malattia propria o di familiari (12%), perdita o sospensione del posto di lavoro (10%), razionamento del credito da parte di intermediari finanziari (7%), separazione o divorzio (5%), difficoltà di accesso al credito (5%) e gioco d’azzardo (3%).

Le persone che si rivolgono alla Fondazione sono soprattutto nella fascia di età 56 – 60 anni (22%) e over 65 (18%), seguiti dalle fasce più giovani.

La campagna punta sulla promozione di un numero verde – 800.860.070 da fisso e 055.4385920 da cellulare – e del sito nonseisolo.prevenzioneusuratoscana.it, accessibile anche dal sito www.prevenzioneusuratoscana.it. Attraverso i vari canali attivati, le persone interessate potranno mettersi in contatto con i centri di ascolto presenti in tutte le province della Toscana e usufruire dei servizi gratuiti messi a disposizione dalla Fondazione.

I centri di ascolto sono aperti a persone, famiglie e micro imprenditori residenti o con sede in Toscana e contano sulla presenza di personale volontario, in gran parte ex dipendenti di banca con adeguate esperienze e professionalità. La Fondazione non eroga direttamente prestiti e sussidi, ma fornisce alle banche convenzionate le garanzie necessarie per consentire alle persone interessate di accedere a forme di credito ordinario, quali prestiti rateali e mutui a condizioni agevolate per estinguere passività pregresse o fronteggiare spese necessarie e impreviste.

Altri fronti che vedono impegnata la Fondazione sono la consulenza nella riorganizzazione dei bilanci di famiglie e microimprese e il contrasto del gioco d’azzardo patologico. Quest’ultima attività passa dal coinvolgimento delle famiglie delle persone ludopatiche e dalla collaborazione con la Regione Toscana e l’Università degli Studi di Siena per formare sempre di più anche il mondo del volontariato su questo ambito. Forme di assistenza sono rivolte, infine, ai cosiddetti “debitori incapienti” che non riescono a soddisfare i propri creditori, puntando su una maggiore conoscenza della legge 3/2012 sull’esdebitamento. Quest’ultima, in particolare, disciplina i procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento da parte di soggetti privati e aziende agricole.

 

© Riproduzione riservata

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