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Prato, nasce a Iolo lo Stadio dell’Acqua con piscina olimpionica

PRATO – Nasce lo Stadio dell’Acqua a Iolo, Prato, con la piscina olimpionica che sarà finanziata per 6 milioni e mezzo, il massimo finanziabile, di risorse a fondo perduto PNRR.
È stato ufficializzato al Comune di Prato guidato dal sindaco Matteo Biffoni il finanziamento proveniente dal programma europeo per la ripresa e lo sviluppo dei suoi Stati membri.
A questo si aggiungono altri nove milioni.
Come da progetto iniziale, la piscina olimpionica sorgerà a Iolo accanto a quella già esistente.
Piscina di 51 metri e mezzo di lunghezza, 10 corsie e almeno 2 metri e mezzo di profondità garantiti lungo tutta la superficie della vasca.
Sarà il terzo impianto natatorio più grande della Regione, insieme alla piscina comunale di Bellariva a Firenze e la Camalich a Livorno.
Ma rispetto a questi due impianti, lo Stadio dell’Acqua di Iolo e la piscina olimpionica che sorgerà al suo interno, spiega il Comune di Prato, non solo assicureranno al territorio regionale e alla città di Prato una struttura d’eccellenza, ma anche un impianto sostenibile già nelle fasi di realizzazione fino ad arrivare a quelle relative alla sua gestione.
Con sala per ginnastica prenatatoria di 75 mq, tribune da 950 posti, hall di accoglienza, spogliatoi per utenti e personale, infermeria, sala controllo antidoping e le migliori dotazioni per il risparmio energetico e l’ecosostenibilità, in cui poter ospitare corsi, competizioni dilettantistiche e agonistiche, ad uso delle molteplici società sportive che già operano sul territorio.
Finanziato dunque anche con i fondi del Pnrr a cui dunque si aggiungeranno circa altri 9 milioni, l’impianto di Iolo dovrà osservare specifici standard qualitativi e di sostenibilità. Questa era infatti la condizione di ammissibilità al bando per recepire le risorse a fondo perduto, già nelle disponibilità dell’amministrazione comunale .
Pertanto, spiega il Comune di Prato col sindaco Biffoni, una progettazione sostenibile già nel processo costruttivo edilizio: dalla scelta dei materiali da costruzione (ecosostenibili e riciclabili) alla progettazione degli impianti tecnologici e all’innovazione dei componenti costruttivi. Per l’impianto dovrà essere adottato un sistema di copertura ventilata, ai fini della riduzione del fabbisogno energetico di riscaldamento o raffrescamento. La struttura dovrà inoltre essere dotata di sistemi impiantistici e sistemi domotici per il controllo degli sprechi, ma anche di sistemi di illuminazione ad alta efficienza energetica.
Per realizzare l’impianto, per quanto possibile, dovranno essere utilizzati materiali naturali. Non solo, lo Stadio dell’Acqua dovrà essere a basso impatto visivo, per un inserimento cromatico armonico nel contesto, dovrà garantire la mitigazione dell’impatto acustico, per interferenze provenienti e recepite dall’impianto e dovrà essere integrato nel sistema del verde e degli spazi aperti.
Roberto Bresci, presidente  FIN Toscana, Federazione Italiana Nuoto, che ha supportato l’amministrazione comunale anche nella fase di realizzazione del progetto, ha espresso la sua soddisfazione per la realizzazione di un impianto di questo tipo, importante non soltanto dal punto di vista sportivo per la città di Prato ma anche per la Regione Toscana.
—SportREDAZIONE

© Riproduzione riservata

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