David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, non ce l’ha fatta. Il presidente del Parlamento europeo è morto nella notte al Centro di riferimento oncologico di Aviano, in provincia di Pordenone, dove era ricoverato. Ieri era stato reso nota dal suo portavoce Roberto Cuillo la notizia del suo ricovero per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario. Subito i messaggi di vicinanza dalla sua Toscana. David Sassoli era nato a Firenze il 30 maggio 1956. Suo padre era fiorentino, la mamma pratese, originaria di Galciana. E alla Toscana, e alla Fiorentina di cui era tifoso, Sassoli è sempre rimasto legato. Ursula von der Leyen presidente della Commissione europea lo ricorda xosì “Sono profondamente rattristata dalla morte di un grande europeo e italiano. David Sassoli è stato un giornalista appassionato, uno straordinario Presidente del Parlamento europeo e soprattutto un caro amico. I miei pensieri vanno alla sua famiglia. Riposa in pace, caro David”. Sassoli aveva annullato tutti gli impegni istituzionali da settembre a inizio novembre, a causa di una polmonite. Ricoverato per diversi giorni in un ospedale di Strasburgo, era poi rientrato in Italia per continuare a curare la polmonite. Il mese scorso Sassoli aveva annunciato che non si sarebbe ricandidato alla guida dell’Europarlamento. Ieri dal suo Twitter era arrivato il messaggio di cordoglio per la scomparsa di Silvia Tortora, ‘una vita spesa per il garantismo, per la memoria del padre Enzo’.
Giornalista professionista dal 1986, David Sassoli è stato vicedirettore del Tg1 dal 2006 al 2009. Come ricorda il suo portavoce, Eletto parlamentare europeo per il Partito Democratico nella VII legislatura, è stato capo della delegazione Pd all’interno dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici. Rieletto alle Europee del 2014, è stato vicepresidente del Parlamento europeo da luglio 2014 a maggio 2019. Ricandidatosi al voto del 26 maggio 2019 nella circoscrizione dell’Italia centrale, viene nuovamente rieletto con 128.533 voti. Il 3 luglio 2019 viene eletto presidente del Parlamento europeo, il settimo italiano a ricoprire la carica, con 345 voti al secondo scrutinio. Il 15 dicembre scorso, a un mese dalla scadenza del mandato, aveva annunciato che non si sarebbe ricandidato alla presidenza del Parlamento europeo per “non dividere la maggioranza europeista”.