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Empoli-Fiorentina, viola di Italiano con lutto al braccio

In tutti i campi di calcio minuto di silenzio in memoria delle vittime del crollo di Firenze. Derby toscano diretto da Luca Pairetto di Nichelino

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EMPOLI – Empoli-Fiorentina, viola di Italiano con lutto al braccio.

Empoli-Fiorentina domenica 18 febbraio alle ore 15 allo stadio Castellani di Empoli.

Derby valido per la 25esima giornata del campionato di serie A diretto dal signor Luca Pairetto di Nichelino.

Viola di Vincenzo Italiano con il lutto al braccio in memoria delle vittime del tragico crollo di Firenze.

A Empoli e in tutti i campi di calcio un minuto di raccoglimento prima dell’inizio delle gare disposto dal presidente della FIGC Gabriele Gravina in memoria delle vittime di Firenze.

Fiorentina: “Il Presidente Commisso e tutta la Fiorentina sono vicini al dolore delle famiglie ed esprimono le più sincere condoglianze e la propria vicinanza per la tragedia avvenuta a Firenze”.

Empoli di Davide Nicola a quota 21 punti. Fiorentina di Vincenzo Italiano a quota 37 punti

Con il direttore di gara Luca Pairetto di Nichelino, assistenti Marco Bresmes di Bergamo e Gamal Mokhtar di Lecco. Davide Di Marco di Ciampino il IV Ufficiale. Federico La Penna di Roma 1 il Var e Rosario Abisso di Palermo Avar.

Derby vinto lo scorso ottobre 0-2 al Franchi di Firenze dall’Empoli con in panchina Andreazzoli.

Davide Nicola: “Sono a conoscenza che la partita è sentita dal punto di vista emotivo. A me interessa questo derby, non quelli passati. Sono assolutamente concentrato sul nostro percorso, per me le partite sono tutte sentite, vorrei che fosse così per il nostro pubblico, calciatori e ambiente. Solo così si può progredire. Poi, ovvio, fa sempre piacere giocare un derby considerando che affrontiamo una squadra veramente molto brava. Su cosa abbiamo lavorato in particolare settimana? Stiamo procedendo per priorità, domani affronteremo un avversario che ci metterà nella condizione di dover essere molto abili nelle due fasi.

Sappiamo che incontreremo una squadra che ha delle qualità e siamo consapevoli che oltre a queste ci sono degli aspetti in cui li possiamo mettere in difficoltà. Abbiamo lavorato sull’interpretazione diversa di modi di stare in campo sia nell’attaccare che nel difendere. I punti di forza della Fiorentina? Hanno molte qualità. Sono nelle prime posizioni per tanti numeri, sono molto capaci negli attacchi laterali, sono primi nei tagli dentro e fuori, sanno anche ripartire se gli lasci il campo. Hanno un ottimo palleggio e un gioco posizionale importante. Abbiamo cercato di capire quali potessero essere i punti in cui potessero andare in difficoltà ma abbiamo lavorato soprattutto su noi stessi”.

Poi Nicola “Se mi aspettavo un avvio del genere? Quando inizio mi aspetto sempre di lavorare duro e vedere le verifiche durante le partite. Non mi aspetto punti o una certa crescita perché quelli dipendono da gruppo e ambiente. Io credo esclusivamente nel lavoro, sono un martello. Non chiedo ai ragazzi cose che non possono controllare: il comportamento, l’aspetto emotivo, la gestione delle emozioni, i compiti che hanno in campo, inserire cose nuove, io martello su questo. È solo l’attenzione e la perseveranza che hai nel lungo periodo che di porta ad avere risultati. Cosa mi porto dietro della gara con la Salernitana? Per me conta solo l’oggi, l’ho detto anche ai miei ragazzi. C’è la Fiorentina e conta solo quello. L’aspetto in cui dobbiamo crescere di più? C’è un elenco lungo di cose da migliorare, come ad esempio i calci piazzati. Stiamo cercando di migliorarci nella palleggio, negli smarcamenti e attuare strategie diverse. La profondità della rosa? L’ho già detto quando è finito il mercato, sono allineato con le idee della costruzione della squadra. Ci sono giocatori che possono dare una grande mano, non sostituirei nessuno della rosa con nessun altro calciatore. Li sto conoscendo sempre meglio anche dal punto di vista umano, sono consapevole che loro sono un gruppo di lavoro con cui si può costruire un percorso. Tra giocare dall’inizio ed entrare la differenza è relativa, basta poco per dare il contributo e fare la differenza. Qui esiste solo l’Empoli, i singoli esistono quando sono immersi all’interno del gruppo di lavoro”.

 

© Riproduzione riservata

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